Instabilità sulle zone più meridionali della Penisola
Anche nella giornata odierna, così come le ultime, le immagini satellitari coadiuvate dal supporto di un radar meteorologico hanno testimoniato condizioni meteo mediamente perturbate su alcune zone del Paese, in particolare quelle più meridionali, dove i rovesci si alternano a qualche nevicata a partire da quote comunque di montagna. Rimane invece decisamente più stabile sulle regioni centro-settentrionali, dove i cieli appaiono perlopiù sereni o poco nuvolosi.
Serata di localizzato maltempo ancora per l’Italia
La perturbazione in atto al sud già da ieri si sta allontanando gradualmente dall’Italia nella corrente serata, con maltempo residuo solo su alcune zone del meridione (scopri dove), con qualche isolata e blanda nevicata in montagna, in particolare nei pressi del reggino. Contestualmente una nuova perturbazione sta avanzando dai quadranti nordoccidentali, recando i primi disturbi sull’omonimo settore alpino di sponda però soprattutto estera, dove la neve potrà cadere a partire dai 700/900 metri e localmente anche più in basso.
Peggioramento invernale alle porte, poi via ad un gennaio piuttosto incerto
Mentre l’Italia si trova alle porte di un peggioramento dai connotati pienamente invernali, con la neve che tornerà persino in pianura nella giornata di domani domenica 9 gennaio (scopri dove), analizziamo quello che potrebbe essere il prosieguo di gennaio: esso infatti appare molto incerto dai principali centri di calcolo, che si ostinano a vedere un braccio di ferro persistente tra l’Alta pressione e il freddo di stampo artico, come vedremo nel prossimo paragrafo.
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Braccio di ferro tra l’Alta pressione e il freddo artico, difficile capire chi la spunterà
Come accennato precedentemente dunque, il prosieguo di gennaio sarà caratterizzato da un braccio di ferro persistente tra l’Alta pressione e il freddo artico o comunque le correnti più fredde provenienti da latitudini settentrionali, con il risultato che probabilmente le due figure bariche si alterneranno nel Mediterraneo centrale. Fino a febbraio quindi potranno alternarsi periodi stabili e relativamente più miti ad altri con freddo e neve quantomeno in montagna. Si tratta di una tendenza che necessiterà tuttavia di conferme nei prossimi aggiornamenti, che vi invitiamo pertanto a seguire sul nostro sito.
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Sono un appassionato di meteorologia fin dall'adolescenza, laureato in Scienze Politiche e delle Relazioni Internazionali. Durante questi anni ho gestito diverse pagine Facebook che trattano di meteorologia, facendo inoltre l'articolista a livello amatoriale di un portale che si occupa proprio della materia.
