Freddo artico continentale di nuovo in azione in Italia
Dopo appena una settimana dalla passata ondata di freddo di origine artico continentale e di diretta provenienza russa che aveva riportato la neve fin sulle pianure e le coste del medio-basso versante adriatico dopo oltre un anno che non accadeva, una nuova ondata di freddo della stessa matrice d’aria della precedente sta nuovamente interessando la nostra Penisola. Le zone di interesse sono ovviamente diverse poiché diversa è la configurazione e la dinamica con la quale questa volta ha interessato l’Italia.
Neve a quote molto basse al nord, neve sull’Appennino nel primo pomeriggio
Nel corso di questa mattina l’azione della saccatura di origine artico continentale ha fatto si che la neve cadesse a quote molto basse sulle regioni settentrionali e in particolare sui 300/400 metri. Il nord Italia è anche quello che ha maggiormente risentito del calo delle temperature apportato dalla perturbazione stessa. Nel corso di questo primo pomeriggio nevicate a tratti intense si sono riversate anche sull’Appennino e altre ne arriveranno con l’avanzare della serata anche a quote più basse, come vedremo.
La neve scenderà fin sui 500/600 metri nelle prossime ore in Italia
Le nevicate hanno subito solo un breve e temporaneo stop sull’Appennino: nel corso già dei prossimi minuti esse riprenderanno infatti ad interessare la dorsale appenninica centrale, con la quota neve che si abbasserà in concomitanza dell’avanzare della serata: l’apporto di calore generato dall’irraggiamento solare non può essere più trascurabile quando ormai siamo alle porte di aprile. Nel corso della serata infatti i fiocchi riusciranno scendere fin sui 500/600 metri di altitudine.
Piogge su basso Lazio, Campania e medio-basso versante adriatico, con qualche eccezione
Con il progredire del pomeriggio e l’ingresso della serata il maltempo causato anche da un flusso atlantico che continua a pervadere il Mediterraneo da diversi giorni interesserà in maniera sparsa e localizzata i settori orientali della Sardegna e il basso versante tirrenico, tuttavia con fenomeni deboli e veloci in grado di apportare un accumulo blando. Le piogge interesseranno però in maniera più diffusa grazie all’azione della perturbazione principale di cui abbiamo parlato fin ora il Lazio meridionale, la Campania e il medio-basso versante adriatico, eccezion fatta per la Puglia centro-meridionale, almeno entro la mezzanotte odierna.
Ultimi scampoli di inverno
Saranno questi gli ultimi scampoli di inverno? Stando alle proiezioni attuali dei principali centri di calcolo sembrerebbe proprio di si. Siamo ormai alle porte di aprile e probabilmente è ciò che si aspettano tutti o la maggior parte delle persone. Considerando infatti il freddo e la neve pervenuti durante il trimestre invernale (pressoché nulli), quest’inizio di primavera ha superato qualsiasi possibile aspettativa a fronte di un inverno simile: dall’equinozio di primavera infatti, si è verificato un episodio di neve fino in pianura e uno a quote davvero molto basse, come questa mattina al nord Italia.
Sono un appassionato di meteorologia fin dall'adolescenza, laureato in Scienze Politiche e delle Relazioni Internazionali. Durante questi anni ho gestito diverse pagine Facebook che trattano di meteorologia, facendo inoltre l'articolista a livello amatoriale di un portale che si occupa proprio della materia.