Fase più invernale sull’Italia
A partire dalla giornata odierna si apre una fase nettamente più invernale rispetto a quella a cui fin ora abbiamo assistito nel corso del gennaio appena trascorso, ma anche del febbraio appena iniziato. Nella giornata di ieri ad esempio si sono battuti diversi record di caldo in Italia, precisamente in Piemonte e in Sardegna, dove si sono registrati picchi fino a +28°C. Le condizioni meteo sono però destinate a cambiare improvvisamente nel corso delle prossime ore.
Fronte freddo in arrivo sull’Italia
Il fronte freddo di una perturbazione che riporterà in Italia il freddo artico, che sarà responsabile del ritorno di nevicate anche intense sul nostro Paese, sta ora discendendo da nord verso le regioni centrali italiane. L’ondata di freddo in questione sarà causa di un cambiamento repentino delle condizioni meteo sulla nostra Penisola, con un crollo delle temperature anche dell’ordine di 15°C atteso nell’arco di poche ore, precisamente 24/36.
Il fronte freddo innesca una linea temporalesca
Una linea temporalesca sta attraversando alcune aree dell’Italia centrale, immagine di repertorio fonte ANSA.
Il fronte freddo della perturbazione, com’è consuetudine in casi analoghi in cui i contrasti termici appaiono piuttosto spiccati, ha innescato una linea temporalesca che si estende da ovest ad est e sta colpendo in questi minuti le aree interposte tra il casentino, l’Umbria settentrionale e le Marche interne. Il sistema temporalesco appare molto attivo sotto il punto di vista dell’attività elettrica, ma poco intenso se si prendono in considerazione i rain rate delle località esposte e dei loro accumuli parziali.
Possibili fenomeni grandinigeni, ma quota neve ancora alta
La quota neve è ancora alta in questi minuti, ma è in repentino abbassamento proprio grazie al passaggio di questo fronte temporalesco appena descritto. Inoltre, proprio poiché alimentato in quota da aria più fredda, non è escluso che sia causa anche di fenomeni grandinigeni accompagnati da un crollo delle temperature piuttosto sensibile. Gli accumuli previsti tuttavia rimarranno contenuti in queste zone, poiché si tratta anche di una linea temporalesca abbastanza veloce, che sembra avere ancora la forza di dirigersi verso sud e colpire il resto dell’Umbria e probabilmente anche alcune zone del Lazio settentrionale.
Sono un appassionato di meteorologia fin dall'adolescenza, laureato in Scienze Politiche e delle Relazioni Internazionali. Durante questi anni ho gestito diverse pagine Facebook che trattano di meteorologia, facendo inoltre l'articolista a livello amatoriale di un portale che si occupa proprio della materia.
