
I primi giorni del mese di Febbraio 2019 risultano caratterizzati da condizioni climatiche decisamente più miti con un graduale rialzo delle temperature che tra ieri e oggi si è riversato anche sulle regioni settentrionali, ultimo fortino del freddo pregresso accumulatosi in occasione dell’irruzione polare-marittima di qualche giorno fa. Il tutto, dovuto all’ennesima ondulazione del getto atlantico la cui evoluzione dell’attività nelle prossime settimane risulta ancora sotto la lente di ingrandimento non solo dei principali centri di calcolo, ma anche degli indici teleconnettivi che in qualche modo pilotano i pattern climatici sul continente europeo. Già, perché il proseguo della stagione invernale non solo sul nostro Paese risulta fortemente in bilico e legato ad una possibile ripartenza zonale che diluirebbe ulteriormente gli effetti di quanto avvenuto in alta Stratosfera quasi un mese fa, con lo split a singola cresta d’onda (ad opera della Wave 1 aleutinica). Un’altra ipotesi tuttavia vedrebbe la reiterazione verso Ovest di masse d’aria fredda di origine continentale, in grado di portare una nuova e intensa fase invernale a cavallo tra la prima e la seconda decade di questo mese.
Aggiornamento degli indici teleconnettivi: cambia poco nell’andamento di AO e NAO
Rispetto a quanto scritto qualche giorno fa, il quadro degli indici connettivi tende a variare solamente in piccola parte. Gli aggiornamenti relativi a ieri pomeriggio circa l’AO (Arctic Oscillation) e l’indice NAO (North Atlantic Oscillation) vedono ancora i due parametri viaggiare in territori di segno opposto. Per il primo infatti, nonostante assisteremo a delle repentine variazioni, le oscillazioni sono limitate a valori negativi. Per il secondo, invece, la tendenza sembrerebbe ancora quella a mantenersi su valori neutro o lievemente positivi.
Possibili novità nei prossimi giorni: in caso di ripartenza zonale, l’aria fredda resterebbe lontana anche dall’Italia
Qualora il vortice canadese dovesse tornare a rinforzarsi nell’area nord orientale degli Stati Uniti, il freddo potrebbe mantenere le distanze dal nostro Paese per diversi giorni con un pattern che vedrebbe brevi fasi di maltempo alternate a maggiori momenti di clima più asciutto per l’azione prolungata dell’anticiclone delle Azzorre in posizionamento sull’Europa occidentale. In tal senso, saranno fondamentali gli aggiornamenti dei prossimi giorni per sciogliere definitivamente questo nodo.