Meteo Epifania - Arriva il maltempo sull'Italia con acquazzoni, temporali anche intesi e neve in montagna

Attuale situazione sinottica e sua evoluzione

Salve e ben ritrovati cari amici del Centro Meteo Italiano. Attuale situazione sinottica che il flusso perturbato scorrere a latitudini ancora elevate con diverse circolazioni depressionarie, una appena a nord delle Isole Britanniche con minimo al suolo di circa 985 hPa. Questa allungherà domani una saccatura verso la Penisola Iberica e il Mediterraneo occidentale, fino ad approfondire un minimo al suolo sul Mediterraneo centrale nel weekend. Vediamo le conseguenze meteo per l'Italia.

Stabilità e clima mite in Italia

Anche se l'alta pressione va verso un cedimento, le condizioni meteo sulla Penisola Italiana risultano ancora stabili e nella giornata odierna anche con cieli ampiamente soleggiati, rispetto alla molta nuvolosità di giorni scorsi. Clima piuttosto mite con temperature diffusamente sopra la media di circa 4-6 gradi e localmente fino a 8 gradi sopra media. Ma le condizioni meteo sono destinate a cambiare a partire dalla giornata di domani.

Nevicate abbondante sulle Alpi e accumuli anche in Appennino

Nelle prossime ore una vasta saccatura depressionaria si muoverà tra Penisola Iberica e Mediterraneo occidentale determinando un sensibile peggioramento meteo anche in Italia. Per Venerdì atteso maltempo soprattutto al Nord Italia con piogge anche intense e neve abbondante sulle Alpi a quote medie. Nel giorno dell'Epifania ecco che il maltempo raggiungerà anche il Centro-Sud. Neve lungo l'Appennino a quote elevate ma poi entro sera in calo fino a quote medie. Piogge e temporali sull'Italia che persisteranno anche nella giornata di domenica, con temperature in ulteriore calo grazie all'ingresso di aria più fredda da nord-est. Quota neve in ulteriore diminuzione lungo l'Appennino con fiocchi anche sotto i 1000 metri entro la fine della giornata.

Tendenza meteo: aria artica in marcia verso l'Europa ma la confusione regna sovrana

A seguito dello stratwarming avvenuto nei giorni scorsi ecco che il vortice polare risulterà decisamente meno compatto nel prosieguo di gennaio con un cambio di circolazione già in atto. Campi di alta pressione in formazione alla latitudini più elevate e ripresa di vigorosi scambi meridiani dovrebbero caratterizzare la seconda decade di gennaio. Per sapere se anche l'Italia riuscirà almeno in parte a beneficiare di qualche possente discesa artica non ci resta che aspettare i prossimi aggiornamenti.

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