METEO - ESPLODE l'INVERNO, possibile ONDATA di FREDDO ARTICO con NEVE fino quasi in pianura e CROLLO TERMICO, i dettagli
METEO - ATTENZIONE, potrebbe ESPLODERE l'INVERNO dalla terza decade, con CROLLO TERMICO e il ritorno della NEVE fino quasi in pianura, i dettagli
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Alta pressione in atto in Italia e su gran parte dell'Europa centro-occidentale, con nebbie in Pianura Padana
Da qualche giorno a questa parte un nuovo promontorio anticiclonico di origine azzorriana si estende, appunto, dalle Isole delle Azzorre, fino ad avvolgere la nostra Penisola e gran parte del vecchio continente, soprattutto dei Paesi europei centro-occidentali. Questo, sta apportando condizioni meteo di generale stabilità con tempo in prevalenza asciutto grazie a cieli soleggiati o poco nuvolosi quasi ovunque. Le temperature risultano in linea con il periodo o leggermente al di sopra, inoltre le nebbie caratterizzano negli ultimi giorni la Pianura Padana.
Seconda decade, si compatta il vortice polare, depressioni lontane dall'Italia
Stiamo ormai per addentrarci nella parte centrale di gennaio e dunque anche dell'inverno e la stagione non appare in grande forma, almeno non sul nostro Paese e alle nostre latitudini. Questo poiché il vortice polare è in fase di ricompattamento e nella seconda decade sembra rafforzarsi in sede. Ne deriva una corrente a getto posta a più alte latitudini e dunque depressioni che si tengono ben distanti dall'Italia.
L'inverno potrebbe esplodere dalla terza decade
Seppur in modalità e tempistiche diverse, i principali centri di calcolo sembrano piuttosto concordi nel vedere il termine del dominio anticiclonico per la terza decade del mese. Dal momento che le evoluzioni meteo sinottiche proposte sono varie tra i principali modelli, analizzeremo nel proseguo di questo articolo esclusivamente il modello americano GFS, che vedrebbe letteralmente esplodere l'inverno a partire dal giorno 19 di Gennaio.
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GFS: ondata di freddo artico in arrivo per l'inizio della terza decade, crollo delle temperature
Stando dunque alle ultime emissioni modellistiche di uno tra i principali centri di calcolo, quello americano GFS riferite all'aggiornamento pomeridiano delle 12utc, un'ondata di freddo di origine artico marittima dovrebbe fare ingresso sulla nostra Penisola e apportare un crollo delle temperature e conseguentemente anche della quota neve per quanto riguarda soprattutto le regioni centro-settentrionali.
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Neve a quote prossime alla pianura?
Un'ondata di freddo presa così come la mostra il modello americano GFS riporterebbe la neve in pianura sulle regioni settentrionali e a quote prossime a quelle pianeggianti su quelle centrali. Tuttavia al momento, data la discordanza che sussiste tra tutti i principali centri di calcolo, potrebbe essere uno scenario un po' troppo estremo in termini di portata del freddo. Non è comunque escluso che tra tutti la spunti proprio il modello americano GFS, ma in virtù anche della distanza temporale si tratta ancora di una tendenza a basso grado di affidabilità.
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Sono un appassionato di meteorologia fin dall'adolescenza, laureato in Scienze Politiche e delle Relazioni Internazionali. Durante questi anni ho gestito diverse pagine Facebook che trattano di meteorologia, facendo inoltre l'articolista a livello amatoriale di un portale che si occupa proprio della materia.
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