Ultimo giorno di totale stabilità grazie all’Anticiclone delle Azzorre
L’Anticiclone di origine azzorriana sta ora sparando le ultime cartucce sull’Italia in attesa dell’arrivo di una discesa di aria più fredda dai quadranti nordoccidentali che metterà la nostra Penisola nel mirino. I primi flussi instabili provenienti proprio da questa saccatura momentaneamente presente sulle Isole Britanniche fa si di apportare della nuvolosità anche piuttosto consistente sul versante tirrenico settentrionale, tuttavia con precipitazioni assenti.
Weekend di maltempo invernale
Un peggioramento di tipico stampo invernale di origine polare marittima, il primo del 2020 tra l’altro, è dunque in arrivo a partire già dalla serata di domani venerdì 17 gennaio e interesserà la nostra Penisola per tutto il weekend acquistando anche un contributo artico verso la seconda parte del fine settimana stesso. La saccatura in discesa nel cuore del Mediterraneo innescherà una ciclogenesi tirrenica, la cui azione determinerà forte maltempo, ma anche nevicate a quote medio-basse sulle regioni centro-settentrionali.
Quale è la successiva evoluzione che ci attende?
Dopo un weekend dunque condizionato da correnti più fredde in ingresso sulla nostra Penisola dai quadranti nordoccidentali, cercheremo nel corrente articolo di capire se è la classica rondine che non fa primavera (tra l’altro usato in ambito meteo sembra quasi un eufemismo) o se invece l’Europa e l’Italia aspettano ulteriori risvolti freddi, beneficiando magari proprio di quest’ondata di freddo in questione. Andiamo dunque ad analizzare cosa mostrano i modelli per la terza decade di gennaio.
20-24 rimonta anticiclonica a causa dello spostamento della goccia fredda verso occidente
Dalla perturbazione imminente del weekend si staccherà una goccia fredda che vagherà per il Mediterraneo centro-occidentale a partire da lunedì 20 gennaio e per almeno qualche giorno stazionerà verso le zone più occidentali, causando una rimonta anticiclonica di origine africana sulla nostra Penisola. Tuttavia lo scorrimento di aria molto più fredda sull’Est Europa conterrà molto i valori termici che risulteranno solo lievemente sopra la media del periodo, almeno nei valori massimi.
Dal 25 è da valutare una possibile ondata di freddo in Italia
I modelli si mostrano invece molto incerti sulla possibile evoluzione meteo post 24 gennaio, soprattutto a scala emisferica A partire dalla giornata di sabato 25 gennaio infatti, il modello americano GFS vedrebbe un dislocamento del vortice polare sulla Siberia, con conseguenti risvolti gelidi verso il finire del mese. Il modello inglese ECMWF invece vedere un vortice polare nettamente più compatto, ma con un tentativo di ripartenza dell’Anticiclone azzorriano che garantirebbe all’Italia un’ondata di freddo di origine polare marittima. Insomma, la tendenza sembra volta all’arrivo del freddo, bisognerà capire solamente quanto ne arriverà sulla nostra Penisola.
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Sono un appassionato di meteorologia fin dall'adolescenza, laureato in Scienze Politiche e delle Relazioni Internazionali. Durante questi anni ho gestito diverse pagine Facebook che trattano di meteorologia, facendo inoltre l'articolista a livello amatoriale di un portale che si occupa proprio della materia.