Freddo e neve sulle regioni adriatiche e sud Italia
Nella giornata odierna, ma già a partire dalla seconda parte della serata di ieri, il freddo portato in Italia da una saccatura di origine artico marittima in discesa direttamente dalle Isole Svalbard è giunto sulla nostra Penisola creando un crollo generale delle temperature e conseguentemente anche una discesa verticale della quota neve. Si partiva infatti da quote neve superiori ai 2000 metri nella mattina di ieri, per poi scendere fin sotto i 1000 entro la serata di ieri e fino a 500/600 metri in quella odierna sul versante adriatico.
Le temperature restano piuttosto alte sul versante tirrenico
Occhi attenti avranno però sicuramente notato che le temperature sono rimaste abbastanza alte rispetto a quanto magari ci si aspettasse in molte zone che invece non sono state coinvolte dalle precipitazioni, in particolare il versante tirrenico. Qui infatti l’effetto di una forte ventilazione di tramontana ha fatto si di assicurare condizioni di stabilità con cieli in prevalenza soleggiati o poco nuvolosi ovunque. Temperature che oscillano tra i +12 e i +14°C, ma con percezione del freddo nettamente maggiorata a causa di venti più freddi dai quadranti settentrionali.
Il freddo ha le ore contate, da venerdì nuovo rialzo termico
Questa fase invernale ha però vita breve: domani giovedì 6 febbraio la giornata più fredda, almeno alla quota di 850hPa, prima di un nuovo rialzo delle temperature su tutta Italia a partire dalla giornata di venerdì 7, grazie alla progressione dell’Anticiclone azzorriano dai quadranti occidentali, che viene sospinto da una forte corrente a getto in uscita dagli Stati Uniti. Un approfondimento dei geopotenziali in sede Atlantica favorisce la distensione dell’Alta pressione sui paralleli, avvolgendo anche la nostra Penisola.
Weekend stabile con il ritorno delle nebbie
Il prossimo fine settimana potrebbe dunque risultare piuttosto stabile sulla nostra Penisola, in compagnia di cieli in prevalenza soleggiati o al più poco nuvolosi. Le condizioni potrebbero essere nuovamente favorevoli alla genesi di banchi di nebbia soprattutto lungo la Pianura Padana. Le temperature non si innalzeranno fino ai valori primaverili registrati sull’iniziare del mese e il rialzo riguarderà soprattutto i valori massimi. Le minime infatti rimarranno attorno alla media o solo lievemente al di sopra grazie al fenomeno dell’inversione termica.
Sono un appassionato di meteorologia fin dall'adolescenza, laureato in Scienze Politiche e delle Relazioni Internazionali. Durante questi anni ho gestito diverse pagine Facebook che trattano di meteorologia, facendo inoltre l'articolista a livello amatoriale di un portale che si occupa proprio della materia.