METEO ITALIA – Freddi scenari in vista, quello di fine marzo potrebbe essere il primo di molti episodi
Buon pomeriggio e bentrovati a tutti gli amici del Centro Meteo Italiano. Ci stiamo ormai lasciando alle spalle una parte finale del mese di marzo caratterizzata da freddo, neve e nubifragi su praticamente tutta la nostra Penisola. L’ondata di freddo e neve che sta volgendo al termine ha rappresentato un colpo di coda invernale a tutti gli effetti, con i fiocchi che hanno toccato anche quote pianeggianti sia sulla pianura padana (ieri imbiancate seppur per poco tempo Modena e Bologna) sia localmente lungo i settori costieri dell’Adriatico. Ora si apre una fase transitoria, in cui il Vortice Polare ha ceduto il suo fianco occidentale ad un poderoso campo anticiclonico centrato sul Canada.
Cambio asse, il vortice polare alle grandi manovre per il mese di aprile
Come ormai sappiamo più o meno tutti, quest’anno il vortice polare ha tenuto botta grazie ad uno stratcooling che a più riprese ha toccato valori record. Solamente in questi giorni sta infatti terminando il condizionamento del NAM e di conseguenza iniziano ad aprirsi nuovi scenari a seguito di un intenso riscaldamento avvenuto nei piani alti della stratosfera. Questo, come si nota già dalle code dei principali centri di calcolo, sembrerebbe portare ad un’importante manovra ad opera del VP che raggiunge il culmine in un vasto cambio di asse.
Possibili conseguenze anche per l’Italia
Le conseguenze di questi macro movimenti sulla nostra Penisola potrebbero riporsi in un vero e proprio ritorno dell’Inverno nel mese di aprile, con freddo e neve in azione meridiana pronti a riaffacciarsi nuovamente sul Mediterraneo. A differenza della scorsa fase gelida però, lo scambio meridiano potrebbe avvenire con una discesa di aria fredda di natura artico-marittima.
Elevata incertezza, tendenza ancora soggetta a variazioni
La tendenza volta ad un mese di aprile caratterizzato da freddo e neve sulla nostra Penisola, potrà comunque subire delle variazioni significative. Molto dipenderà infatti dall’assetto barico che verrà assunto in area europea, con tutto ancora fortemente in bilico. Già nella prossima settimana l’isolamento di una goccia fredda in seguito all’affondo della saccatura artica verso la Penisola iberica, potrebbe modulare e non poco i successivi movimenti.
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