Italia tra nebbie e maltempo sulle due Isole Maggiori
L’alta pressione, seppur in lieve indebolimento, insiste sul bacino del Mediterraneo. Sull’Italia ritroviamo ancora valori alti e livellati attorno ai 1022 hPa, salvo sulle due Isole Maggiori dove è in azione una blanda area ciclonica pari a 1017 hPa. Attese condizioni meteo mediamente stabili, salvo qualche disturbo sulle due Isole Maggiori, dove non si escludono locali forti temporali.
Cambia l’assetto barico per la prossima settimana
Centri di calcolo che mostrano uno spostamento dei massimi pressori ad inizio della prossima settimana tra il vicino Atlantico ed il Regno Unito, con valori attesi fino a 1040 hPa, favorendo la discesa di una goccia fredda dalla Scandinavia. Rispetto ai giorni scorsi, quando i centri di calcolo simulavano un ingresso deciso sul Mediterraneo centrale, gli ultimi aggiornamenti mostrano una traiettoria più occidentale della goccia fredda, scivolando verso la Penisola Iberica. Di conseguenza l’Italia verrà solo lambita dagli effetti del maltempo, che saranno meno diffusi.
Locale maltempo tra martedì e mercoledì, ecco dove
Goccia fredda che nella giornata di martedì la ritroveremo sulla Francia meridionale, mentre un blando minimo al suolo è atteso sul Canale di Sicilia. Attesi fenomeni sull’estremo Nordovest con neve sulle Alpi occidentali attorno agli 800-1000 metri, mentre acquazzoni e temporali sono attesi sulle due Isole Maggiori ed occasionalmente settori ionici. Stabile sul resto del Paese con ampie schiarite sui settori orientali. Giornata di mercoledì che vedrà l’allontanamento della goccia fredda verso la Penisola Iberica, favorendo stabilità sul nord Italia, mentre la bassa pressione sul Canale di Sicilia tenderà a risalire verso il basso Tirreno, con i fenomeni attesi su Sicilia, Sardegna orientale, parte del sud e tra Lazio ed Abruzzo occidentale.
Graduale calo termico con valori vicini alle medie
La variazione della traiettoria della goccia fredda oltre che sui fenomeni inciderà anche sul calo termico atteso più contenuto. Le temperature subiranno comunque un calo da nord a sud, ma con i valori che sono attesi vicini alle medie stagionali o di poco inferiori al nord e settori adriatici. Da giovedì possibile nuovo incremento termico, più sensibile sulle Alpi.
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Laureato in Fisica dell’Atmosfera e Meteorologia presso l’Università degli studi di Roma Tor Vergata, attualmente sto perfezionando la mia preparazione attraverso il corso di laurea magistrale in Atmospheric Science and Technology. Lavoro presso il Centro Meteo Italiano S.r.l come meteorologo, occupandomi anche della sezione redazionale meteo e comunicati per emittenti radiofoniche.