L’Alta pressione torna ad avvolgere la nostra Penisola
Dopo una prima decade di marzo piuttosto perturbata grazie ai numerosi affondi delle saccatura di origine nordatlantica sulla nostra Penisola, con talvolta anche qualche nubifragio sul settore ligure, ora è la volta dell’Anticiclone che per la verità non ha mai abbandonato il Mediterraneo occidentale e la penisola iberica, espandendosi semplicemente verso oriente. Nella sua espansione verso oriente, è riuscita ad inglobare anche l’Italia, con temperature in graduale aumento nei prossimi giorni.
Weekend di maltempo al nord, calo termico generale
Per il prossimo fine settimana è previsto dunque un abbassamento della corrente a getto sulle regioni settentrionali italiane. In particolare un cavo atlantico aggancerà l’Italia solamente a nord, mentre nelle regioni centro-meridionali prevarranno nettamente, seppur con qualche disturbo nuvoloso in più, gli effetti dell’Alta pressione di origine africana, sebbene con un calo delle temperature plausibile soprattutto nella giornata di domenica 15 marzo. Questa situazione porterà invece dell’instabilità al nord.
Successivamente possibili risvolti gelidi
Da svariati giorni a questa parte il modello americano GFS continua a proporre scenari invernali piuttosto gelidi per la terza decade del mese di marzo. Tali risvolti gelidi sono confermati ancora una volta anche nelle emissioni odierne, con una possibile ondata di freddo artico continentale che raggiungerebbe la nostra Penisola intorno all’inizio della primavera astronomica, il cui equinozio quest’anno cade di 22 marzo.
Possibile neve a bassissima quota, vortice polare sembra collassare
Stando sempre a ciò che mostra il modello americano GFS dunque per la terza decade del mese di marzo si va delineando un possibile affondo freddo artico continentale che riporterebbe, assumendo moto retrogrado, la neve a bassa quota su molte aree italiane. Momentaneamente, i settori principalmente colpiti sembrerebbero essere quelli adriatici, ma data la distanza temporale non sono esclusi importanti cambiamenti in tal senso. Il vortice polare sembrerebbe infatti collassare con il decorso stagionale. Vi invitiamo pertanto a seguire i prossimi aggiornamenti sul nostro sito.
Sono un appassionato di meteorologia fin dall'adolescenza, laureato in Scienze Politiche e delle Relazioni Internazionali. Durante questi anni ho gestito diverse pagine Facebook che trattano di meteorologia, facendo inoltre l'articolista a livello amatoriale di un portale che si occupa proprio della materia.