Rinfreschiamoci un po’
In questo momento di relativo stallo meteorologico, in cui il tempo è più o meno asciutto in quasi tutto il territorio italiano, ad eccezione di qualche rovescio sulle aree orientali della Liguria, rinfreschiamoci un po’ con notizie riguardanti la neve e le nevicate. Per molti sarebbe improbabile da pensare, in un periodo comunque di relativa magra per il nostro Paese, che il primato della nevicata più intensa ce l’abbia l’Italia vero? Eppure, come vedremo, è proprio così.
Il primato della nevicata più intensa è in casa nostra
A qualcuno verrebbe naturale pensare che le nevicate record si abbiano in Paesi come la Mongolia, il Giappone, la Siberia o chissà quale altro Paese sito nel circolo polare artico. In realtà come vedremo, questi sono proprio i Paesi in cui si registrano le nevicate meno intense e c’è anche un motivo che spiegheremo successivamente. In ogni caso, il primato della nevicata più intensa appartiene all’Italia e neanche alle aree settentrionali dello stivale.
Oltre 250 centimetri in 18 ore
La nevicata più intensa dunque appartiene all’Italia e conta oltre 250 centimetri in 18 ore, precisamente 256 centimetri. Il record appartiene a Capracotta in provincia di Isernia, e subito dietro c’è Pescocostanzo (in provincia de L’Aquila) con 240 centimetri. Tuttavia, non si tratta di un dato “ufficiale”, in quanto gli enti preposti non hanno effettuato misurazioni, come invece hanno fatto gli abitanti al risveglio di quel 6 marzo 2015. Si dice che nelle zone sottovento l’accumulo avesse superato persino i 3 metri sommergendo i primi piani delle case.
Configurazione barica 5 marzo 2015
5-6 marzo 2015, quindi il record non è neanche troppo antico, anzi. E’ abbastanza recente. Se andiamo a vedere la configurazione barica che si era avuta nel corso di quei giorni infatti, si vede un’ondata di freddo di matrice artico continentale entrare dalla Porta della Bora e interessare principalmente i settori adriatici, con forte maltempo e intense precipitazioni. Queste precipitazioni hanno assunto carattere nevoso a partire dai 1200/1300 metri di altezza. Ciò è stato possibile grazie ad un piegamento dell’Anticiclone delle Azzorre che dall’Oceano si è esteso sulle Isole Britanniche e sull’Europa centrale.
In Siberia e nei Paesi freddi, i fenomeni sono tendenzialmente meno intensi
Come abbiamo già specificato nel corso di uno degli iniziali paragrafi, un record di nevicate più intense nelle regioni già di per sé fredde sono altamente improbabili per un solo motivo. Essendo appunto fredde per la maggior parte dell’anno esse non si servono dei contrasti termici, che sono stati in Italia i principali responsabili dei fenomeni intensi (non è un caso che il record appartiene all’inizio della primavera meteorologica).
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Sono un appassionato di meteorologia fin dall'adolescenza, laureato in Scienze Politiche e delle Relazioni Internazionali. Durante questi anni ho gestito diverse pagine Facebook che trattano di meteorologia, facendo inoltre l'articolista a livello amatoriale di un portale che si occupa proprio della materia.