Alta pressione dominante sul Mediterraneo centro-occidentale nelle ultime due settimane
L’Alta pressione di matrice azzorriana si estende dalle Isole delle Azzorre avvolgendo gran parte del vecchio continente e la nostra Penisola da almeno due settimane a questa parte. Il mese di Gennaio risulta dunque fin qui piuttosto anticiclonico e secco, tolta qualche pioggia in Liguria e sulle aree joniche nei passati giorni, seppure in un contesto di temperature che si aggirano comunque intorno alla media del periodo o al più leggermente al di sopra.
Non sono mancati segnali di cedimento della struttura anticiclonica negli ultimi giorni
Negli ultimi giorni e anche nella giornata odierna non sono comunque mancati segnali di cedimento della struttura anticiclonica che continua ad avvolgere la nostra Penisola. Infatti, nei giorni scorsi note d’instabilità si sono riscontrate nelle aree joniche del Paese grazie alla presenza di una goccia fredda di origine atlantica sul basso Mediterraneo, mentre nella giornata di oggi una blanda circolazione depressionaria attiva sul Golfo del Leone ha apportato qualche pioggia in Liguria. In ogni caso, si è sempre e comunque trattato di accumuli piuttosto scarsi.
Nel weekend si cambia nettamente registro?
Quanto visto fin ora nel corso di questo gennaio, potrebbe essere totalmente stravolto a partire dal prossimo weekend, quello tra la giornata di sabato 18 e domenica 19. Stando infatti alle ultime emissioni del modello americano GFS una saccatura di origine polare marittima dovrebbe affondare sul Mediterraneo centrale, riportando condizioni di spiccato maltempo anche sulla nostra Penisola, come vedremo nel paragrafo successivo. ECMWF è invece più “moderato”: l’instabilità sarebbe meno diffusa e meno intensa.
Nubifragi in arrivo sul versante occidentale, neve a quote medio-basse al nordovest?
L’affondo di una saccatura di origine polare marittima fin dalle prime ore di sabato 18 gennaio potrebbe innescare una forte ciclogenesi nel bel mezzo del Mar Tirreno, con forte maltempo e possibili nubifragi sul versante occidentale italiano. La componente fredda della perturbazione causerà un calo generale delle temperature e un calo anche della quota neve sulle regioni nordoccidentali, che potrebbe tornare a cadere a quote medio-basse. In tutto questo però occorre fare delle precisazioni, che espliciteremo nel prossimo paragrafo.
Modelli discordi, elevata incertezza previsionale
Nonostante non manchi poi così tanto al prossimo weekend, come abbiamo già scritto un paio di paragrafi fa, i principali centri di calcolo, quello americano GFS e quello inglese ECMWF si mostrano ancora discordi sull’evoluzione meteo prevista. Mentre sul primo abbiamo già approfondito precedentemente, il secondo vedrebbe un’ondata di fugace maltempo, con una portata di freddo minore rispetto a quanto mostra GFS. Questa situazione di elevata incertezza previsionale rende quanto scritto fin ora estremamente vulnerabile a futuri possibili cambiamenti, che vi invitiamo a seguire sul nostro sito.
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Sono un appassionato di meteorologia fin dall'adolescenza, laureato in Scienze Politiche e delle Relazioni Internazionali. Durante questi anni ho gestito diverse pagine Facebook che trattano di meteorologia, facendo inoltre l'articolista a livello amatoriale di un portale che si occupa proprio della materia.