Meteo - Impulso polare all'attacco dell'Italia, con maltempo, crollo termico e neve a quote relativamente basse: la tendenza
Meteo - Un impulso polare colpirà la nostra Penisola nella seconda metà della settimana, con piogge, temporali e calo termico, con neve a quote relativamente basse: ecco la tendenza
Il maltempo abbandona l'Italia
Dopo un'ondata di violento maltempo che da qualche giorno stava interessando l'Italia, con fenomeni particolarmente intensi registrati anche nella notte odierna, le condizioni meteo sono andate generalmente migliorando, con il fronte instabile che ha abbandonato la nostra Penisola. La fenomenologia è andata infatti cessando, con il ritorno della generale stabilità fatto salvo qualche isolata eccezione. Le temperature, invece, appaiono mediamente in diminuzione rispetto ai valori registrati nelle precedenti 24 ore.
Pausa dal maltempo breve
La pausa dal maltempo sarà comunque breve in quanto già dalla giornata di domani mercoledì 1° novembre un peggioramento delle condizioni meteo avanzerà in direzione del nostro Paese, con nuovi rovesci e possibili temporali che andranno estendendosi a partire soprattutto dalla giornata di giovedì 2 novembre in Italia. Le temperature, in questo contesto, si manterranno su valori in linea con la media del periodo.
Impulso polare in arrivo nella seconda parte di settimana
La seconda parte della settimana corrente trascorrerà all'insegna di un ulteriore peggioramento delle condizioni meteo sulla nostra Penisola, a causa di una saccatura depressionaria di natura polare marittima che affonderà verso il Mediterraneo centrale a partire soprattutto dalla giornata di giovedì 2 novembre. Stando a quanto prospettano i principali centri di calcolo il maltempo si estenderà fino al prossimo Weekend, quando le temperature tenderanno ulteriormente a diminuire e, con esse, la quota neve.
Neve a quote anche relativamente basse sulle Alpi
Tale evoluzione porterebbe un calo delle temperature generale sulla nostra Penisola entro il prossimo Weekend, con la quota neve che andrebbe localmente attestandosi anche al di sotto dei 1.000 metri di altezza sulle aree più settentrionali del Paese. Tutti questi condizionali sono d'obbligo, in quanto quella illustrata fin ora non è nient'altro che una tendenza e in quanto tale ancora soggetta a qualche variazione: vi invitiamo pertanto a seguire i prossimi aggiornamenti sul nostro sito.
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Sono un appassionato di meteorologia fin dall'adolescenza, laureato in Scienze Politiche e delle Relazioni Internazionali. Durante questi anni ho gestito diverse pagine Facebook che trattano di meteorologia, facendo inoltre l'articolista a livello amatoriale di un portale che si occupa proprio della materia.
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