Stabilità nuovamente protagonista sull’Italia
In seguito ad un passaggio perturbato che ha interessato l’Italia nel weekend, a partire da ieri la stabilità è tornata nuovamente protagonista sulla nostra Penisola, fatta qualche locale eccezione sull’alto versante tirrenico e sul nordovest più generalmente. Quest’oggi i fenomeni appaiono ancor più localizzati rispetto a ieri e costituiscono quindi un’eccezione sempre più rara. Questo grazie all’elevazione dell’Anticiclone questa volta di origine africana sul Mediterraneo centrale.
Giovedì qualche disturbo in arrivo in Italia
L’elevazione dell’Anticiclone sulla nostra Penisola è stato in larga parte una risposta all’affondo di una saccatura di origine nordatlantica sulla Penisola iberica e sul Mediterraneo occidentale, laddove nei prossimi giorni si isolerà a goccia fredda. Tale goccia fredda potrebbe provocare qualche disturbo di maltempo nella seconda parte di settimana e in particolare nella giornata di giovedì 17 marzo (scopri dove). Inoltre, potrebbe fungere da richiamo per le correnti più fredde di natura artica presenti sull’est Europa.
Per inizio aprile ipotesi freddo artico
La primavera continua ad arrancare, almeno da quello che trapela dai principali centri di calcolo. La prima metà di marzo è trascorsa con condizioni climatiche prettamente invernali, forse più invernali di quanto registrato in gran parte delle giornate di gennaio e febbraio, quando invece l’Anticiclone appariva piuttosto invadente nel Mediterraneo centro-occidentale. Il centro di calcolo americano GFS in particolare ipotizza una possibile ondata di freddo artico per inizio aprile, come vedremo nel prossimo paragrafo.
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Primavera dinamica era annunciata per fine condizionamento dell’indice NAM
Se in quest’inverno il freddo è stato quasi totalmente assente è a causa di un ricompattamento del vortice polare, avvenuto circa a metà gennaio per superamento dell’indice NAM il cui condizionamento, da letteratura scientifica, durerebbe circa 45/60 giorni. Al termine di questi fisiologicamente il vortice polare incorre in un indebolimento favorendo una finestra dinamica alle medio-basse latitudini, che è quello che sembra contrassegnare questa prima parte di primavera. Per inizio aprile dunque appare possibile un’ondata di freddo artico, tuttavia la distanza temporale è abissale e tale tendenza può subire clamorosi ribaltamenti ancora: vi invitiamo pertanto a seguire i prossimi aggiornamenti in merito sul nostro sito.
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Sono un appassionato di meteorologia fin dall'adolescenza, laureato in Scienze Politiche e delle Relazioni Internazionali. Durante questi anni ho gestito diverse pagine Facebook che trattano di meteorologia, facendo inoltre l'articolista a livello amatoriale di un portale che si occupa proprio della materia.