Situazione meteorologica in tempo reale
Salve cari lettori del Centro Meteo Italiano! Dopo un inizio di Gennaio decisamente invernale e condizioni meteo perturbate, ci apprestiamo ad affrontare la prima irruzione fredda dai quadranti orientali. Questo è il quadro sinottico delineato sulla nostra penisola: un minimo di bassa pressione è attualmente situato di fronte alle coste della Campania e sta transitando velocemente verso sud-est con valori di pressione al suolo fino a 1007 hPa. In queste ore il maltempo si focalizzerà sulle regioni meridionali su Campania, Sardegna, Calabria e Sicilia, con nevicate anche a quote collinari. Neve in arrivo dunque su Appennino meridionale: su Murgia, Appennino Lucano, sulla Sila e sull’Aspromonte, con fiocchi fin sulle Nebrodi e sui Peloritani. L’aria fredda permetterà un abbassamento della quota neve, che sta coinvolgendo già alcune località del sud Italia. Vediamo quali sono!
Neve in atto al sud Italia ecco cosa sta succedendo in queste ore
L’aria di stampo continentale sta iniziando a dare i suoi effetti sulle regioni meridionali, le prime insieme ai settori Adriatici che risentiranno in maniera più importante di questa incursione piuttosto fredda. Sta nevicando attualmente sulle zone interne della Campania, tra Avellino e Benevento intorno ai 400 metri di quota. Neve anche sulle zone alte di Napoli sui 350 metri (ma si tratta soltanto di eventi coreografici). Imbiancata Potenza dove sono attese precipitazioni fino alla serata di stasera. Neve anche sulla Sila in calo fin sui 300 metri e sulle Nebrodi e Madonie fino a 1200 metri. Sulla prossima settimana ancora non si hanno notizie di eventi nevosi, con una terza decade del mese che potrebbe risultare divisa a metà tra l’anticiclone ed un nuovo impulso d’aria artico-marittima sul bacino Mediterraneo. Questo e molti altri saranno effetti conseguenziali del primo riscaldamento stratosferico avvenuto nei giorni scorsi.
Gennaio 2021 e gli effetti del riscaldamento stratosferico
L’ultima parte di Gennaio potrà risentire anch’essa degli effetti del poderoso riscaldamento stratosferico che ha già portato a numerosi ed importanti movimenti del VP. Gli scambi meridiani sono stati coadiuvati dall’indice della Nina (già largamente anticipata), che ci ha regalato 2 importanti eventi di neve a bassissima quota al piano su molte località del settentrione. Sfondamento dell’indice NAM che potrà condizionare l’inverno più avanti: nella letteratura meteorologica questa influenza dovrebbe durare per circa 60 giorni dalla prima data di raggiungimento del suddetto valore. Sul seguito l’incertezza regna sovrana: non tutti i modelli prevedono gli effetti del riscaldamento, bensì si potrebbe concretizzare un compattamento del Vortice Polare a seguire.
Tanta incertezza nel seguito dell’Inverno
Il modello Europeo nelle sue ultime emissioni prevede la possibilità di un mese di Febbraio con temperature leggermente sopra la media del periodo a partire dal comparto Euro-Asiatico fino ad arrivare sui paesi dei Balcani. L’italia vivrebbe condizioni di temperature lievemente al di sopra della media o neutre, come il resto dell’Europa occidentale. Per quanto riguarda l’andamento pluviometrico Febbraio risulterebbe molto piovoso andandosi a creare un basso canale atlantico con un surplus elevatissimo sulle regioni Tirreniche. Staremo a vedere se questa possibilità potrà realizzarsi nel concreto!
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Tecnico Meteorologo certificato secondo lo schema WMO ed iscritto all'Associazione Meteo Professionisti (AMPRO); fondatore di Meteo Lazio nel 2014, realtà che vanta una rete di stazioni meteo private. Fornisce dati meteo e bollettini per svariate sedi di Protezione Civile nel Lazio.