Meteo: le sorti dell’inverno ancorate al VPS, vediamo tutti i dettagli
Le sorti dell’Inverno 2019-2020 sono ancora una volta riposte nell’attività del Vortice Polare, mai come quest’anno estremamente attivo e profondo nella sua sede naturale. A seguito dello sfondamento della soglia dell’indice NAM (North Anular Mode), avvenuto intorno al 12 gennaio, il nostro Paese ha vissuto una fase molto lunga e stabile accompagnata da temperature ben al di sopra della media stagionale. Uno scenario certamente non positivo per chi ama il freddo e la neve, che potrebbe tuttavia durare ancora per molti giorni. A seguito dell’ondata artica attesa per la metà della prossima settimana, infatti, un nuovo ricompattamento potrebbe portare l’anticiclone delle Azzorre a piegare ancora una volta sul continente europeo. Il tutto a causa di un nuovo ”cooling” del VPS atteso intorno al giorno di San Valentino.
Freddo in arrivo, poi un nuovo rinforzo dell’anticiclone?
Il movimento che vi abbiamo descritto poc’anzi si definisce nel linguaggio tecnico come ”divergenza dell’onda atlantica”. Non potendo convergere verso le latitudini polari a causa della forte ripartenza zonale, l’anticiclone porterebbe così una nuova fase di tempo stabile su buona parte del vecchio continente e di conseguenza sulla nostra Penisola. Questo renderebbe anche il terzo mese dell’Inverno totalmente anomalo e non in linea con quanto ci si aspetterebbe in questa fase della stagione più fredda dell’anno.
Il fattore stagionale l’unico appiglio per chi ama freddo e neve
Permangono comunque dei dubbi legati al fattore stagionale. Se da una parte infatti nei piani alti della stratosfera non giungono segnali di cedimento da parte del VPS, dall’altra non è possibile escludere che sia la troposfera a dettare un disturbo più significativo grazie ad un maggiore effetto radiativo. In caso di scambi meridiani più o meno importanti per la parte finale del mese di Febbraio, non sarebbero da escludere episodi di freddo e neve fino a quote molto basse sul nostro Paese.
Altalena termica in arrivo, dopo il caldo ecco l’ondata fredda artica
Nel frattempo, altalena termica attesa sul Mediterraneo orientale: la nostra Penisola non sarà spettatrice disinteressata. La neve e il freddo arriveranno infatti dalle latitudini polari, ma si tratterà di una parentesi piuttosto breve: già a partire dal successivo fine settimana infatti non è escluso che possa materializzarsi l’ennesima rimonta anticiclonica sull’Europa centrale. Questo a causa dei motivi descritti nella pagina precedente.
Il mese di gennaio si chiude con un nulla di fatto: l’aria fredda non è mai scivolata sul nostro paese
Quello che si sta chiudendo è stato un mese decisamente anomalo su tutta l’Italia, così come buona parte del continente europeo. Da registrare infatti che, oltre a locali gelate nelle aree di pianura, dal 1 al 31 gennaio non sono state registrate ondate fredde degne di nota sul nostro Paese.
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