Situazione sinottica ed evoluzione prossime ore sul continente americano
Mentre l’Europa sperimenta finalmente condizioni meteo autunnali, sul Nord Americano l’inverno sembra già voler sferrare il suo primo duro colpo. Situazione sinottica sul continente che vedre un robusto campo di alta pressione tra Alaska e Canada occidentale con valori di pressione al suolo fino a 1055 hPa. Aria molto fredda dall’artico si muove invece verso Canada e Stati Uniti centro-orientali portando un brusco calo delle temperature e tempeste di neve, localmente anche violente.
Temperature fino a 20 gradi sotto media su alcuni stati americani e neve abbondante
Tra la giornata di Giovedì e il penultimo weekend di novembre ecco che aria molto fredda scenderà dall’artico e interesserà gran parte degli Stati Uniti. Su alcune Stati centrali come South Dakota e Nebraska le temperature si porteranno anche di oltre 20 gradi al di sotto delle medie stagionali. Il freddo si muoverà poi verso la costa orientale e soprattutto nella zona dei grandi laghi non mancheranno ingenti nevicate dovute appunto al “lake effect snow” o neve da effetto lago. Su Buffalo atteso ad esempio oltre 1 metro di neve entro Domenica.
Neve da effetto lago, accumuli molto importanti vicino le coste
Che cosa è la neve da effetto lago (lake effect snow) e perché è in grado di portare intensi blizzard di neve?
Gli ingredienti necessari perché la neve da effetto lago possa svilupparsi sono la presenza di un lago o di un bacino d’acqua e correnti molto fredde, configurazione che si incontra facilmente nella regione dei Grandi Laghi americani quando aria molto fredda scende dal polo. La gelida aria proveniente dal Canada risulta infatti il più delle volte talmente secca da non permettere la formazione delle nubi e quindi delle precipitazioni nevose ma, scorrendo sui Grandi Laghi, questa si carica dell’umidità necessaria tale da favorire la formazione di addensamenti estremamente bassi ma forieri di nevicate molto intense e persistenti. E’ durante i primi mesi invernali, quando la superficie dei laghi risulta ancora prevalentemente liquida, che hanno vita gli eventi più intensi. La banda della bufera di neve che si genera al passaggio di una corrente d’aria molto fredda su un lago, le cui acque superficiali si trovano ad una temperatura maggiore, è molto ristretta e ben definita, ma può scaricare al suolo enormi quantità di neve in poco tempo.
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Intanto sull’Europa l’autunno fa sul serio con forte maltempo e neve a bassa quota
Ultimi aggiornamenti dei modelli che mostrano da diversi giorni tempo perturbato anche per la prossima settimana. Il modello GFS, ma anche l’europeo ECMWF non è troppo distante, propone un profondo vortice depressionario sul Mediterraneo centrale il quale dispenserebbe maltempo in Italia con neve abbondante sulle montagne. Solo nella seconda parte della settimana potrebbe interrompersi questo flusso instabile con l’arrivo di un promontorio anticiclonico. Nel frattempo un nucleo di aria molto fredda si sposterà sull’Europa orientale portando temperature fino a 10 gradi sotto media e neve a quote molto basse.
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Laureato in Fisica dell'Atmosfera e meteorologia all'università di Roma Tor Vergata entro a far parte del team di CentroMeteoItaliano.it nel 2014 come meteorologo. Mi occupo giornalmente di previsioni meteo e bollettini ma anche della gestione dei modelli di calcolo per l'atmosfera e per il mare.
