Entro la prossima settimana l’inverno potrebbe riprovarci anche in Italia
L’incertezza resta ancora elevata ma durante la prima settimana di febbraio resta confermato un peggioramento meteo che dovrebbe avere caratteristiche invernali. I principali modelli faticano ad inquadrare la traiettoria e l’intensità dell’irruzione fredda che però sembra confermata intorno al 5-7 di febbraio. Secondo gli ultimi aggiornamenti del modello GFS l’aria fredda dovrebbe puntare verso l’Europa orientale interessando solo parzialmente la nostra Penisola.
Modelli europei con freddo più intenso e neve a bassa quota
I principali modelli europei, ECMWF e UKMO, mostrano un’evoluzione piuttosto simile per la prima settimana di febbraio. Dopo l’anticipo di primavera ecco un peggioramento meteo di stampo invernale investire l’Italia con correnti settentrionali o nord-orientali. In questo caso sarebbero ovviamente le regioni adriatiche e quelle meridionale le favorite dalle precipitazioni, con neve anche a bassa quota. Con questo tipo di ingresso regioni settentrionali e centrali tirreniche sarebbero invece meno interessate dal peggioramento meteo anche se avvertirebbero comunque il calo termico.
Rapido anticipo di primavera nei primi giorni di febbraio, punte di +20 gradi
Il weekend in arrivo vedrà un rapido miglioramento delle condizioni meteo in Italia ed entro l’inizio della prossima settimana l’ulteriore aumento delle temperature ci porterà un assaggio di primavera. Anche se i dettagli andranno rivisti con i prossimi aggiornamenti, al momento le temperature alla quota di 850 hPa (1500 metri circa) potrebbero salire fin verso i +12/14 gradi. Questo si tradurrebbe in valori al suolo oltre i +15 su buona parte su molte regioni d’Italia con punte anche di +19/20 gradi specie sulle Isole Maggiori. Temperature elevate anche sulle pianure di Nord-Ovest dove i venti di caduta potrebbero accentuare il tutto portando anche temperature di +16/18 gradi.
Previsioni meteo sul lungo periodo: febbraio mite e zonale o riporterà l’inverno?
La possibile irruzione fredda che dovrebbe avvenire entro la fine della prima decade di febbraio è concorde con il cambio di asse del vortice polare. I principali modelli mostrano però a seguire il ritorno di un teso flusso zonale in gradi di spazzare via tutto quel che resta del freddo sull’Europa. In tal caso gli anticiclone sarebbero di nuovo propensi ad espandersi verso il Mediterraneo mentre alle alte latitudini transiterebbero profonde depressioni. L’unica via di uscita potrebbe arrivare da un secondo riscaldamento in stratosfera in grado di portare alla bilobazione del vortice polare.
Dopo un inverno così aumentano le probabilità di una primavera fredda e piovosa
Non è detto ma è già successo e la statistica meteorologica ci viene in supporto: dopo un inverno come questo la primavera potrebbe essere fredda e piovosa. Inverno grande assente quest’anno sull’Europa dove le irruzioni di aria fredda sono state veramente poche e dove la neve è mancata anche sulla Russia. La compattezza del vortice polare non ha permesso agli scambi meridiani di trasportare il freddo verso le latitudini più basse per andare ad equilibrare lo scompenso termico tra polo ed equatore. Questo potrebbe invece avvenire con l’arrivo della primavera che dunque non si può al momento escludere possa risultare fredda e piovosa.
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Laureato in Fisica dell'Atmosfera e meteorologia all'università di Roma Tor Vergata entro a far parte del team di CentroMeteoItaliano.it nel 2014 come meteorologo. Mi occupo giornalmente di previsioni meteo e bollettini ma anche della gestione dei modelli di calcolo per l'atmosfera e per il mare.