Residuo maltempo sull’Italia
Blanda circolazione depressionaria in spostamento dalla Sardegna al Canale di Sicilia rinnova condizioni di locale maltempo sull’Italia con rischio nubifragi sull’Isola ( consulta allerta meteo). Neve che dopo aver interessato le basse quote del Nordovest, localmente sino ai 200 metri nel basso Piemonte, sta gradualmente aumentando di quota, interessando i settori alto collinari e di montagna, mentre lungo l’Appennino la neve ha interessato nel corso del weekend in particolare quote superiori ai 1500-1700 metri.
Blocco russo-scandinavo, Europa tra correnti artiche e flusso mite oceanico
Simulazioni modellistiche probabilistiche che mostrano una prossima settimana di febbraio con anomalie di geopotenziale positive tra Scandinavia, Regno Unito e Mediterraneo centrale, mentre negative tra il vicino Atlantico e Penisola Iberica nonché sull’est Europa. Circolazione atmosferica in Europa che sarà quindi influenzata da un blocco russo-scandinavo. In tal modo l’Europa centro-meridionale si ritroverà nella terra di confine tra le infiltrazioni fredde orientali e quelle più umide oceaniche. Tempo che risulterà a tratti incerto anche sull’Italia, dove sono attese precipitazioni superiori alle medie climatologiche, ma con temperature mediamente superiori al periodo fatta eccezione per infiltrazioni più fresche al nord.
Meteo dal 17 al 24 febbraio
Centro di calcolo europeo mostra anomalie negative di pressione su Regno Unito, Penisola Iberica e nord della Russia, mentre positive sul bacino del Mediterraneo centro-orientale e Balcani. Possibile maltempo in Europa a tratti di stampo invernale con parziale coinvolgimento anche dell’Italia, specie settentrionale, mentre flusso più mite potrebbe scivolare sul Mediterraneo meridionale con tempo più stabile e temperature superiori alle medie del periodo al centro-sud. A seguire il vortice polare tornerà a rinforzarsi con un finale d’Inverno anomalo.
Finale di febbraio a rischio anticiclone?
Ultima parte del mese di febbraio, quindi dell’Inverno meteorologico, che potrebbe essere caratterizzato da un flusso zonale piuttosto intenso. Correnti più miti potrebbero quindi prevalere anche in Italia con un finale d’Inverno mite e con basso rischio di eventi freddi. Rimanete aggiornati.
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Laureato in Fisica dell’Atmosfera e Meteorologia presso l’Università degli studi di Roma Tor Vergata, attualmente sto perfezionando la mia preparazione attraverso il corso di laurea magistrale in Atmospheric Science and Technology. Lavoro presso il Centro Meteo Italiano S.r.l come meteorologo, occupandomi anche della sezione redazionale meteo e comunicati per emittenti radiofoniche.
