Anticiclone in atto sull’Europa centro-occidentale
Come da un paio di giorni a questa parte il tempo in Italia è fortemente condizionato dall’arrivo di un vasto promontorio anticiclonico di origine azzorriana che si è esteso dalle omonime Isole e ha interessato gran parte dell’Europa centro-occidentale, apportando condizioni meteo di generale stabilità con tempo asciutto anche sulla nostra Penisola. Le temperature risultano generalmente al di sopra della media del periodo, soprattutto per quanto riguarda i valori massimi.
Nebbie in Pianura Padana
In un contesto anticiclonico non sono comunque mancate le nebbie soprattutto in molte aree della Pianura Padana. Queste non mancheranno neanche nei prossimi giorni in quanto sono tipiche nebbie “di avvezione”. Questo fenomeno si genera quando sopra un suolo più freddo scorre aria più mite apportata dall’Anticiclone, situazione che si riscontra più facilmente sul finire dell’inverno o per l’inizio della primavera, ma che talvolta non è rarissimo trovarlo anche in piena stagione invernale.
Inverno latitante sulla nostra Penisola al momento
Siamo ormai al 1° gennaio del 2020 nonché nel pieno dell’inverno dal momento che quello astronomico è iniziato una decina di giorni fa (senza contare che quello meteorologico è invece iniziato da un mese esatto). Al momento in Italia si è verificato un solo episodio di neve in pianura (al nord verso metà dicembre) e un episodio da neve a quote davvero basse (al sud e settori adriatici verso fine dicembre). Un inverno dunque piuttosto latitante, anche se ci sono state annate decisamente peggiori. Un nuovo flusso più freddo dovrebbe scorrere lungo il bordo orientale dell’Alta pressione intorno all’Epifania per poi scivolare sulla penisola balcanica.
GFS rilancia l’inverno per la seconda decade
Stando agli ultimi aggiornamenti del modello americano GFS, nonché uno tra i principali centri di calcolo e riferito dunque all’emissione di metà mattina delle 06utc, esso mostrerebbe l’arrivo di nuovo freddo di origine questa volta artico marittima per la seconda decade di Gennaio e precisamente tra il giorno 12 e il giorno 16. Non si tratterebbe di un’ondata di gelo, ma quanto basta per far cadere la neve a quote più accettabili per il periodo che stiamo vivendo.
Neve a quote collinari al centro-nord?
Una configurazione barica come quella che vede GFS con un minimo depressionario che si sposterebbe verso l’Est Europa favorirebbe per nevicate a bassa quota ovviamente le regioni adriatiche, grazie anche ad un ingresso del freddo piuttosto orientale dalla Porta della Bora. Si tratterebbe di neve a quote collinari intorno ai 500/600 metri sul settore adriatico centro-settentrionale. Sottolineiamo che in questo articolo stiamo commentando la singola emissione di un singolo modello e pertanto è da prendere come una tendenza a bassa affidabilità, potenzialmente soggetta a importanti mutamenti nei prossimi giorni. Vi invitiamo dunque a seguire gli aggiornamenti sul nostro sito.
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Sono un appassionato di meteorologia fin dall'adolescenza, laureato in Scienze Politiche e delle Relazioni Internazionali. Durante questi anni ho gestito diverse pagine Facebook che trattano di meteorologia, facendo inoltre l'articolista a livello amatoriale di un portale che si occupa proprio della materia.