Ancora bel tempo in Italia e non solo a causa di un anomalo anticiclone
Inverno non pervenuto in questo mese di gennaio 2020 con le condizioni meteo che continuano a rimanere in prevalenza asciutte e con clima mite. La situazione sinottica sull’Europa presenta un vasto e robusto campo di alta pressione disteso dalle Isole Azzorre all’Europa centrale passando per le Isole Britanniche. I valori massimi di pressione al suolo raggiungono i 1040 hPa e con geopotenziale quasi estivo. Profonde strutture depressionarie transitano invece alle alte latitudini, come è lecito aspettarsi con un vortice polare così compatto. Persiste invece una goccia fredda tra Penisola Iberica e nord Africa. A quando un cambio dello scenario meteo? Vediamo se dal vortice polare potrebbe arrivare qualche segnale di cambiamento.
Stratwarming: cosa sono e dove avvengono questi anomali riscaldamenti
E’ un fenomeno ancora non del tutto compreso e dunque oggetto di studio, lo stratwarming. Si tratta di un improvviso e repentino riscaldamento della stratosfera e può avere conseguenze più o meno dirette anche sull’andamento dell’inverno alle medie latitudini. Spesso si associa a neve e gelo ma non è sempre detto che vada cosi. Solitamente il riscaldamento può essere di lieve o forte intensità dando origine ad un minor o ad un major stratwarming. Le anomalie di temperature possono essere anche nell’ordine di 60-70 gradi e solitamente vengono misurati attraverso i palloni sonda dei radiosondaggi. Le cause degli startwarming sono ancora dibattute e alcune ipotesi coinvolgono le onde planetarie o l’attività solare. L’andamento delle temperature in alta stratosfera è comunque di più semplice previsione e quindi gli stratwarming possono essere individuati anche con parecchi giorni di anticipo.
Previsto un riscaldamento nei prossimi giorni ma con quali conseguenze?
L’emissione attuale del modello GFS lascia poco spazio all’immaginazione e soprattutto all’inverno per tutta la restante parte del mese di gennaio e forse anche per l’inizio di febbraio. Precisiamo ovviamente che spingersi oltre i 5 giorni con una previsione meteo soprattutto durante la stagione invernale non è prudente. Tuttavia la tendenza è per ripetute espansioni dell’anticiclone verso l’Europa e non solo alle latitudini più basse. Ai piani più alti del vortice polare, tra la fine di gennaio e l’inizio di febbraio, è comunque previsto un modesto riscaldamento dalle conseguenze però assai incerte. Con l’inizio del prossimo mese il vortice polare potrebbe risultare ancora compatto ma più sbilanciato verso l’Eurasia e con un asse più favorevole alle irruzioni fredde sul vecchio continente.
Si intravedono irruzioni fredde nel lungo periodo secondo diversi modelli
In accordo anche con i movimenti previsti in stratosfera per gli ultimi giorni di gennaio, sia il modello GFS che l’europeo ECMWF hanno mostrato in alcune delle loro corse delle irruzioni di aria fredda verso l’Europa centro-orientale. Infatti anche se il vortice polare resta compatto potremmo assistere ad un temporaneo cambio di asse con uno sbilanciamento dello stesso verso l’Europa. E’ in questo contesto che i principali modelli azzardano a fasi alterne l’arrivo di perturbazioni da nord con aria più fredda di origine polare. Ci troviamo ovviamente sul lunghissimo periodo e dunque al momento tutto questa resta solo un’ipotesi. In caso si realizzasse però potrebbe portare proprio tra fine gennaio e inizio febbraio condizioni meteo invernale sulla nostra Penisola con freddo e neve a quote basse.
Intanto rapido peggioramento meteo nel weekend con piogge e neve in montagna
Tra Venerdì e Sabato una nuova blanda perturbazione di origine atlantica potrebbe riuscire a raggiungere il Mediterraneo da ovest portando un rapido peggioramento meteo. Il modello GFS conferma questa mattina l’arrivo di piogge e acquazzoni soprattutto al Centro-Nord entro la mattinata di Sabato 25 gennaio. Le temperature risulteranno in media o poco sopra con i fiocchi di neve che cadranno dunque solo in montagna. A seguire, nella giornata di Domenica 26 gennaio, una seconda saccatura instabile riuscirà a raggiungere la nostra Penisola questa volta portando un peggioramento meteo soprattutto sulle regioni meridionali. Poche novità per gli ultimi giorni di gennaio con il vortice super compatto e depressioni profonde fino a 935 hPa tra Islanda e Scandinavia.
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Laureato in Fisica dell'Atmosfera e meteorologia all'università di Roma Tor Vergata entro a far parte del team di CentroMeteoItaliano.it nel 2014 come meteorologo. Mi occupo giornalmente di previsioni meteo e bollettini ma anche della gestione dei modelli di calcolo per l'atmosfera e per il mare.