Pausa dal maltempo
A seguito di una prima parte di giornata contraddistinta dal maltempo sulla nostra Penisola, con neve che è scesa fino in pianura al settentrione, le condizioni meteo all’interno del nostro Paese sono apparse in miglioramento fin dalle prime ore del pomeriggio, con tempo tornato ora stabile e asciutto sulla stragrande maggioranza del territorio nazionale. Questo grazie all’allontanamento della perturbazione che ha favorito un lieve aumento del campo barico sul Mediterraneo centrale.
Prossime ore nuovi rovesci
Tale situazione si protrarrà tuttavia per non più di qualche ora, con un nuovo impulso instabile di natura polare marittima che nelle prossime ore favorirà la formazione di un nuovo vortice depressionario, il cui centro di bassa pressione segnerà circa 997hPa. Tale evoluzione assicurerà un nuovo peggioramento delle condizioni meteo all’interno di alcune aree della nostra Penisola (scopri quali) che nel frattempo, nonostante un lieve aumento delle temperature, osserverà un clima comunque invernale.
Prossimi giorni serie di perturbazioni polari
Non è finita qui. L’inverno sembra proseguire la sua corsa e l’Anticiclone sembra non riuscire (per ora) ad elevarsi nuovamente sul Mediterraneo centrale. Quello che ne consegue è una serie di perturbazioni di origine polare marittima che investiranno la nostra Penisola anche nei prossimi giorni, stando anche a quanto prospettano i principali centri di calcolo e che potranno riportare non solo la neve in pianura, ma anche i nubifragi, come vedremo nel prossimo paragrafo.
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Neve nuovamente in pianura in Piemonte, possibili nubifragi sul versante tirrenico
I prossimi giorni saranno pertanto ancora destinati al maltempo, con una serie di perturbazioni che porteranno piogge frequenti con fenomeni a tratti anche intensi e a carattere di possibile nubifragio soprattutto lungo i settori tirrenici e la Sardegna. Nella giornata di giovedì 15 dicembre inoltre la neve potrebbe tornare ad imbiancare le pianure piemontesi, con neve a bassa quota plausibile anche nelle zone alpine, prealpine e immediate adiacenze. Neve a quote stellari invece sull’Appennino che risentirà di un richiamo di correnti miti attivato proprio dal moto ciclonico della perturbazione stessa.
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Sono un appassionato di meteorologia fin dall'adolescenza, laureato in Scienze Politiche e delle Relazioni Internazionali. Durante questi anni ho gestito diverse pagine Facebook che trattano di meteorologia, facendo inoltre l'articolista a livello amatoriale di un portale che si occupa proprio della materia.