Inverno in crisi, ma è in arrivo un’intensa perturbazione sull’Italia
L’Inverno ha subito un brusco stop per l’arrivo di un robusto promontorio anticiclonico tra metà dicembre e l’avvio di gennaio. Temperature anomale che hanno determinato un mese di dicembre 2022 al 2° posto dei più caldi della storia in Italia con gran parte della neve scesa ad inizio stagione fusa fino al di sopra dei 2000 metri! L’anticiclone, tuttavia, sta finalmente abbandonando il nostro Paese, lasciando il posto ad un’intensa perturbazione atlantica che tra oggi e domani riporterà piogge in pianura e neve sui settori montuosi, sulle Alpi di confine fin sotto i 1000 metri.
Vortice Polare in grande forma limiterà le discese fredde verso il Mediterraneo
Il superamento del NAM della soglia di condizionamento, pari a +1.5, avvenuta a fine dicembre, venti zonali ben al di sopra della media, con correnti fino a 55 m/s alla quota di 10 hPa ed un ulteriore calo termico in sede stratosferica, indicano un vortice polare decisamente intenso e condizionando non poco l’andamento meteorologico alle medie-basse latitudini europee per gran parte del mese di gennaio. Un vortice polare forte limita infatti le discese fredde verso le medio-basse latitudini europee, complice un flusso piuttosto intenso. Ciò non significa che avremo solo anticiclone, ma i passaggi instabili che da qui a fine mese transiteranno sull’Italia si manterranno in un contesto termico spesso mite per il periodo e dal sapore poco invernale. Tornerà la neve, ma solo sui settori montuosi, mentre per le basse quote le probabilità saranno al momento nulle almeno fino alla metà di gennaio.
Possibile svolta per l’ultima decade di gennaio?
Come sempre ribadiamo che non è possibile fare una previsione meteo in senso stretto per il lungo termine, ma solo una tendenza probabilistica. Nel corso della terza decade di gennaio non è escluso un indebolimento del vortice polare, stante un rallentamento dei venti zonali previsto dai modelli matematici. L’Ensemble del modello europeo ECMWF mostra infatti un aumento di probabilità di blocchi anticiclonici tra nord Europa ed Atlantico, con maggior frequenza di scambi meridiani. Il diagramma dei regimi meteorologici indica infatti una possibile passaggio da NAO + a pattern di Blocking attorno al 20 gennaio. In tal modo l’aria fredda potrebbe avere meno ostacoli a scivolare verso latitudini più meridionali, portando fasi più invernali anche sulle Nazioni meridionali europee. Ricordiamo che si tratta semplicemente di una possibile tendenza probabilistica e che necessita ovviamente di ulteriori conferme nel corso dei prossimi giorni. Al momento non è prevista nessuna ondata di freddo sull’Italia, ma non è escluso l’arrivo di condizioni meteo più invernali per l’ultima decade di gennaio. Ma come esordirà febbraio? Vediamo nella prossima pagina una possibile tendenza.
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Possibile indebolimento del vortice polare nel mese di febbraio,
Con l’avvio del mese di febbraio il vortice polare potrebbe subire un fisiologico indebolimento con i venti a 10 hPa scendere fino a 35 m/s. Anomalie positive bariche che potrebbero salire di latitudine, favorendo nel corso del mese di febbraio il ritorno a condizioni meteo più invernali anche sull’Italia. Freddo e neve che potrebbero quindi giungere nell’ultimo mese dell’Inverno? Rimanete aggiornati!
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Laureato in Fisica dell’Atmosfera e Meteorologia presso l’Università degli studi di Roma Tor Vergata, attualmente sto perfezionando la mia preparazione attraverso il corso di laurea magistrale in Atmospheric Science and Technology. Lavoro presso il Centro Meteo Italiano S.r.l come meteorologo, occupandomi anche della sezione redazionale meteo e comunicati per emittenti radiofoniche.