Italia doppia faccia nel weekend
Nel weekend ormai subentrato l’Italia presenterà una duplice faccia sotto il punto di vista prettamente meteorologico, con un netto miglioramento delle condizioni meteo già riscontrabile sulle regioni settentrionali, dopo la forte ondata di maltempo che nella giornata di ieri ha costretto il Friuli Venezia Giulia a chiedere lo stato di emergenza. Questo a causa dell’ulteriore spinta verso meridione della saccatura, con il maltempo che si è già spostato al centro-sud e che si estenderà anche sui settori adriatici meridionali nelle prossime ore.
Prossimi giorni con possibile formazione di un uragano mediterraneo
I primissimi giorni della prossima settimana saranno invece caratterizzati a livello sinottico dalla possibile formazione di un uragano mediterraneo che, stando alle ultime emissioni modellistiche del centro di calcolo americano GFS, presenterebbe nella sua massima potenza un minimo ciclonico molto profondo di 986hPa. Ciò apporterebbe oltre che violenti temporali in zone ancora da definire a causa della incerta evoluzione del ciclone stesso, anche a forti mareggiate e raffiche di vento burrascose localmente anche oltre i 100km/h. Ci torneremo meglio in altri articoli nei prossimi giorni.
Prossima settimana nuovo affondo polare: deriva occidentale?
Predisposizione termica per la prossima settimana dal modello americano GFS elaborato dal nostro centro di calcolo.
Per quanto riguarda l’evoluzione meteo post uragano, sempre stando alle ultime emissioni dei principali centri di calcolo, è prevista una nuova irruzione polare interessare anche l’Italia entro il prossimo fine settimana. “Anche l’Italia” poiché in realtà attualmente l’affondo mostra una deriva più occidentale, interessando principalmente la Francia e la penisola iberica. Vediamo dunque i possibili risvolti che avrebbe nel nostro Paese una configurazione simile.
Autunno al centro, freddo e neve al nord anche sotto i 1000 metri
Per quanto riguarda le regioni centro-settentrionale bisogna differenziare le previsioni per i due settori. Mentre sulle regioni centrali tornerà a sferzare il maltempo (soprattutto sul lato tirrenico) con temperature che però tipicamente autunnali e intorno alla media del periodo, al nord affluirà aria molto più fredda con temperature più tipicamente di inizio inverno e neve che potrebbe scendere fin sotto i 1000 metri di altezza. Diversa e totalmente opposta sarebbe la situazione al sud, come vedremo nel prossimo paragrafo.
Fiammata africana al sud?
Di contro, le regioni meridionali potrebbero avere a che fare con una fiammata africana a causa della deriva troppo occidentale della saccatura, responsabile di richiamare aria calda attraverso il suo moto ciclonico dal nord-Africa e spingerla direttamente sui settori più meridionali del Paese. Italia che dunque dal punto di vista meteorologico si troverebbe addirittura spaccata in 3 parti in tutti e 3 i diversi settori.
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Sono un appassionato di meteorologia fin dall'adolescenza, laureato in Scienze Politiche e delle Relazioni Internazionali. Durante questi anni ho gestito diverse pagine Facebook che trattano di meteorologia, facendo inoltre l'articolista a livello amatoriale di un portale che si occupa proprio della materia.
