
Basta ottobrate, l’Autunno sale in cattedra
Termina così, già da ieri, l’ultima ottobrata dell’anno, con un flusso atlantico perturbato in abbassamento sul nostro Paese. Esso infatti, già appunto dalla giornata di ieri sta interessando alcune delle regioni centro-settentrionali di sponda soprattutto tirrenica, con qualche scroscio anche intenso. Nel pomeriggio di ieri si è sviluppato un sistema temporalesco semistazionario che ha colpito il pisano apportando accumuli anche oltre i 60 millimetri in breve tempo, causando anche qualche disagio dovuto ad allagamenti.
Torna il maltempo sulla Sicilia tirrenica
Contestualmente, dopo una momentanea tregua dalle precipitazioni, nella giornata di oggi il tempo è tornato a peggiorare sulla Sicilia, in particolare sulla sponda tirrenica dove si sono susseguiti rovesci moderati e a tratti anche intensi. Il settore maggiormente colpite dalle forti piogge sembra però essere il messinese, che mostra accumuli maggiori. Nel resto delle regioni meridionali, malgrado la nuvolosità, il tempo è rimasto e rimarrà prevalentemente asciutto.
Ondata di maltempo in arrivo nel weekend

Torna la neve sulle Alpi, vediamo a che quota.
L’instabilità per la verità poco organizzata ed omogenea di questi giorni, che colpisce un po’ randomicamente varie regioni italiane (soprattutto tirreniche) sarà solo da apripista all’arrivo di una vera e propria perturbazione, questa si nettamente più organizzata, in arrivo per il prossimo fine settimana, quando una saccatura di origine nordatlantica affonderà dapprima in Francia per poi puntare il nostro Paese. Il cuore freddo della perturbazione dovrebbe rimanere in Francia, ma la neve tornerà a cadere a quote decisamente più consone, vediamo dove.
Neve in arrivo sulle Alpi fin sui 1400/1500 metri
La neve tornerà a rivestire le montagne alpine, questa volta sembra farlo al di sotto delle solite quote fin ora lette. Infatti, affluirà molta aria fresca ad alte quote in grado di abbassare di molto la quota neve localmente fin sui 1400/1500 metri. Generalmente i fenomeni risulteranno moderati e solo a tratti forti, con relativa calma di vento. Sul finire della giornata di domenica 3 novembre, gli accumuli al suolo localmente potranno raggiungere i 60 centimetri e saranno generalmente compresi tra i 25 e i 30 centimetri su tutto l’arco alpino centro-occidentale.
Manca ancora il primo appuntamento della neve con la dorsale appenninica
Stando almeno alle attuali emissioni modellistiche dei principali centri di calcolo, la perturbazione risulta non essere ancora abbastanza fredda per apportare la prima neve sulle montagne appenniniche, con la quota neve che risulterà ancora inferiore di poco ai 3000 metri, attestandosi attorno ai 2600/2700 metri. Questo nonostante comunque il calo termico previsto in pianura, dove le massime potrebbero misurare generalmente una temperatura inferiore ai +15°C.
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Sono un appassionato di meteorologia fin dall'adolescenza, laureato in Scienze Politiche e delle Relazioni Internazionali e iscritto al corso di laurea magistrale in Politiche per la Sicurezza Globale: Ambiente, Energia e Conflitti. Durante questi anni ho gestito diverse pagine Facebook che trattano di meteorologia, facendo inoltre l'articolista a livello amatoriale di un portale che si occupa proprio della materia.