Meteo - Italia divisa in due nel mese di giugno: caldo al centro-sud, instabile e fresco al nord? Le ultimissime

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Prima ondata di caldo estiva al centro-sud, temporali al nord

Buon weekend e ben ritrovati cari lettori del Centro Meteo Italiano! Lacuna barica presente sulla Penisola Iberica pilota correnti calde dal nord Africa verso il Mediterraneo centro-meridionale, andando ad alimentare l'anticiclone subtropicale. Stabilità e caldo estivo al centro-sud Italia con picchi massimi attesi fino a +38°C, mentre al nord infiltrazioni umide determineranno il ritorno di acquazzoni e forti temporali.

Prossima settimana calo termico con fine del caldo e qualche disturbo

Meteo dal  10 al 16 giugno – Seconda decade del mese di giugno che secondo il modello probabilistico europeo potrebbe far registrare anomalie positive di pressione sull'Europa sud-orientale e bacino del Mediterraneo orientale, mentre una lacuna barica persistere tra Regno Unito, Scandinavia ed Europa sudoccidentale. In tal modo l'Italia potrebbe ritrovarsi ancora divisa in due con correnti fresche ed instabili transitare al nord e parte del centro, mentre più stabile risulterà il tempo al sud e Sicilia. Temperature attese inferiori alle medie del periodo di 1-3°C al nord, mentre al sud e zone interne del centro si manterranno oltre le medie del periodo di 2-4°C, fino a 5-6°C all'estremo sud. Precipitazioni abbondanti al nord.

Terza settimana di giugno con l'alta pressione?

Terza settimana di giugno che vederà la partenza ufficiale dell'Estate anche dal punto di vista astronomico. Secondo il modello probabilistico europeo si potrebbero registrare anomalie positive di pressione sull'Europa sud-orientale e bacino del Mediterraneo. Possibile maggiore stabilità sull'Italia per l'affermazione dell'alta pressione con la fine del periodo fresco ed instabile sul nord Italia. Le temperature si porteranno al di sopra delle medie del periodo mediamente di 4-6°C al centro-sud, mentre in linea con il periodo al nord. Precipitazioni assenti o al più relegate principalmente ai settori alpini.

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