Weekend di fiamma in compagnia dell’Anticiclone africano
Sarà un weekend all’insegna della mitezza anomala e fuori stagione in Italia, che si troverà avvolta da una vasta coltre anticiclonica di matrice sub-tropicale. Le temperature già quest’oggi sono risultate particolarmente elevate in diverse zone del Paese, sfiorando localmente i +22°C sulle Isole Maggiori. Tuttavia, non sarà l’ultimo giorno di Anticiclone e neanche quello più caldo della serie, con i valori termici destinati ad aumentare ulteriormente nei prossimi giorni.
Picco caldo tra domani e lunedì
L’apice di quest’ondata di calore folle per il periodo verrà raggiunto infatti tra la giornata di domani domenica 23 febbraio e quella di lunedì 24. Contemporaneamente, l’ondulazione della corrente a getto sull’Europa centrale favorisce però l’intrusione di correnti umide sul Mar Tirreno settentrionale, che innescheranno la formazione di addensamenti nuvolosi talvolta anche piuttosto compatti con persino qualche occasionale e locale pioviggine sulle aree adiacenti. La copertura nuvolosa, almeno in queste zone, conterrà quantomeno le temperature massime, ma farà salire alle stelle i valori minimi.
Poi arriva il freddo polare
A seguire e precisamente a partire dalla metà della prossima settimana dunque da mercoledì 26 febbraio il fronte polare si abbasserà di colpo affondando sulla nostra Penisola. Tale evoluzione era solo accennata di tanto in tanto nei passati giorni dai principali centri di calcolo, ma quest’oggi sono arrivate praticamente le conferme da tutti i modelli. Da valutare bene la portata del freddo, al momento sotto questo punto di vista è ancora massima l’incertezza sulla quota neve, soprattutto sul versante tirrenico.
Tracollo termico di oltre 10°C
Anche favorito dal fatto che si partirà da temperature veramente folli per il periodo, il crollo che ne seguirà sarà verticale e dell’ordine anche di oltre 10°C. I principali centri di calcolo si mostrano però particolarmente discordi sulla quantità di freddo in ingresso, come scritto in precedenza. Al momento comunque, sembrerebbe molto probabile il coinvolgimento del settore adriatico con la neve che scenderà a quote anche basse. Da valutare eventualmente invece un interessamento del versante tirrenico.
Sono un appassionato di meteorologia fin dall'adolescenza, laureato in Scienze Politiche e delle Relazioni Internazionali. Durante questi anni ho gestito diverse pagine Facebook che trattano di meteorologia, facendo inoltre l'articolista a livello amatoriale di un portale che si occupa proprio della materia.