
La giornata di oggi, domenica 3 febbraio 2019, vedrà condizioni climatiche ancora generalmente instabili su buona parte del nostro Paese. Questo a causa dell’azione prolungata dell’affondo di origine nord atlantica che è stato responsabile nella giornata di venerdì di qualche nevicata fino a quote prossime alla pianura sulle regioni di Piemonte, Emilia e Lombardia. Tuttavia, le temperature già da ieri hanno subito un generale rialzo anche sulle regioni settentrionali che si sono mostrate come sempre l’ultimo fortino della precedente irruzione di aria fredda polare-marittima. Tornando alle prossime ore, come detto, le piogge continueranno ad interessare gran parte delle regioni centrali e della Sardegna per il veloce transito di un minimo di bassa pressione che tenderà a determinare ancora acquazzoni diffusi su Toscana, Marche, Lazio e Abruzzo con quota neve in sensibile calo anche sui settori appenninici fino a circa 1000/1200 metri di quota. I fiocchi potrebbero scendere fino a circa 7/800 metri di quota nel corso della nottata invece sull’Appennino tosco-emiliano, ma con fenomeni in rapido esaurimento.
Forte maltempo in arrivo sulle regioni meridionali da domani, lunedì 4 febbraio 2019
La giornata di domani, lunedì 4 febbraio 2019, verrà ancora una volta caratterizzata da condizioni di maltempo su alcune regioni del nostro Stivale. In particolar modo le aree ioniche di Puglia, Calabria, Sicilia e Basilicata assisteranno a condizioni di maltempo a tratti molto intenso per l’isolamento della saccatura nord atlantica in ‘’cut-off’’ sul Mar Ionio che sarà responsabile di acquazzoni, temporali e nevicate diffuse a quote medio-alte sui medesimi rilievi.
Tendenza per il mese di Febbraio: possibile fase più fredda o ritorno della zonalità attiva?
Quanto potrebbe avvenire tra la prima e la seconda decade del mese di febbraio risulta tuttora molto incerto e di difficile lettura. Le ipotesi che ballano sul proseguo del nostro inverno infatti sono ancora molteplici e in gran parte dipendenti da come tenderà a disporsi il vortice canadese nei prossimi giorni. Se questo infatti risulterà ancora molto invadente, darà vita ad una fase che vedrà la ripartenza del flusso zonale alle quote medio-alte con maltempo a tratti sulla nostra Penisola. In caso contrario, invece, non è possibile attualmente escludere la possibilità che una fase più fredda di natura continentale interessi direttamente il comparto europeo.
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