
Maltempo ancora in Sicilia
Prosegue imperterrita l’ondata di maltempo nelle aree più meridionali della Sicilia, precisamente della provincia di Ragusa e in quella di Siracusa, dove ieri è stato riscontrato anche un morto travolto da un fiume di fango. Anche oggi, ma anche nella giornata di domani lunedì 28 ottobre, le correnti più instabili provenienti dalla goccia fredda stante sul basso Mediterraneo continueranno a porre i loro effetti sulle medesime province, con rovesci però al più di debole o moderata intensità e solo localmente intensi.
Ottobrata al centro-nord
Così come prosegue imperterrito il maltempo su alcune aree siciliane, così prosegue imperterrita anche l’ottobrata al centro-nord, grazie alla rimonta anticiclonica di matrice africana, causata proprio dal moto ciclonico della goccia fredda prima menzionata. I cieli infatti si presentano prevalentemente soleggiati o poco nuvolosi su tutte le regioni centro-settentrionali, con temperature sopra la media del periodo anche di 4 o 5°C. Stesse condizioni sia dal punto di vista atmosferico che termico si riscontreranno domani anche qui.
In arrivo nuova ondata di maltempo

In arrivo per la prossima settimana l’affondo di una saccatura di origine nordatlantica, con maltempo generalizzato in Italia e il ritorno della neve sulle Alpi.
A partire dalla giornata di martedì 29 ottobre una nuova saccatura di origine nordatlantica potrebbe tornare a spezzare il predominio anticiclonico attualmente in vigore sulle regioni centro-settentrionali. Essa infatti affonderà sul Mediterraneo apportando condizioni di maltempo anche intenso dapprima sulle regioni del nord Italia, per poi coinvolgere la maggior parte del Paese entro la giornata di mercoledì 30. Una situazione del genere vedrebbe un forte crollo delle temperature in pianura, anche dell’ordine di 10°C e il ritorno della neve sulle Alpi, come vedremo.
Torna la neve sulle Alpi
Dopo circa un paio di settimane dall’ultima comparsa, la neve potrebbe tornare a imbiancare le cime alpine grazie al prossimo peggioramento meteo. Più precisamente, dalle nevicate verrà interessato tutto l’arco alpino a partire dai 2000/2100 metri sulle Dolomiti, mentre un po’ più alta sarà sul settore alpino val d’aostano. Gli accumuli si aggireranno attorno ai 5-6 centimetri mediamente, con picchi fino a 10. I fenomeni localmente potrebbero essere molto intensi, dal momento che gli accumuli sono previsti raggiungersi in un tempo piuttosto ristretto.
Ancora niente neve sugli Appennini
Manca ancora invece il primo appuntamento con la neve appenninica, il peggioramento risulta essere ancora troppo caldo, almeno al momento, nonostante comunque in pianura sia previsto un crollo delle temperature dell’ordine di una decina di gradi. Il passaggio del fronte freddo e con esso l’abbassamento dello zero termico si verificheranno dopo l’arrivo delle precipitazioni, che mancheranno dunque nel momento migliore sotto il profilo termico per apportare neve a quote più basse.
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Sono un appassionato di meteorologia fin dall'adolescenza, laureato in Scienze Politiche e delle Relazioni Internazionali e iscritto al corso di laurea magistrale in Politiche per la Sicurezza Globale: Ambiente, Energia e Conflitti. Durante questi anni ho gestito diverse pagine Facebook che trattano di meteorologia, facendo inoltre l'articolista a livello amatoriale di un portale che si occupa proprio della materia.