METEO ITALIA – Ultimi fiocchi a quote molto BASSE, poi tendenza alla stabilità ma con getto polare via via più ondulato. Vediamo i dettagli
PREVISIONI METEO – Le condizioni meteo sull’Italia risultano fortemente influenzate dall’ingresso di una saccatura polare in discesa verso Balcani e regioni centro-meridionali. In nottata la quota neve si è abbassata fin verso i 200-300 metri su Abruzzo meridionale e Molise. Nevicate da sfondamento hanno interessato anche i settori appenninici più occidentali del Lazio, coinvolgendo i Monti Simbruini e parte del Cicolano fin verso quote di bassa collina. Tale scenario si è creato un po’ a sorpresa, probabilmente anche grazie al brusco ingresso di aria fredda in quota (-36°C a 500 hPa) e l’aria calda ancora presente nei medio-bassi strati. Precipitazioni sparse anche al Sud Italia, con la neve che ha fatto la sua comparsa anche sui rilievi collinari di Calabria, Sicilia, Basilicata e Puglia così come potrebbe avvenire anche nelle prossime ore.
Forti venti di tramontana su molte regioni
La nottata appena trascorsa è stata caratterizzata da venti molto intensi al suolo, che spiravano sempre più forte dai quadranti settentrionali. Punte di 60-80 km/h sono state registrate su diverse regioni centro-meridionali dove non mancano all’appello diversi disagi, specie per i collegamenti via mare con le Isole che con la caduta di alberi in prossimità dei centri più popolati.
TENDENZA a seguire, torna l’anticiclone ma con getto ondulato
Nei prossimi giorni l’anticiclone tornerà a far da padrone il bacino del Mediterraneo, coinvolgendo così gran parte della nostra Penisola con il ritorno del tempo asciutto e delle temperature al di sopra della media stagionale (specie nei valori massimi). Tuttavia i modelli del mattino mostrano chiaramente come nel medio-lungo periodo il getto polare che scorre lungo le alte latitudini polari, possa andare incontro ad una maggiore destabilizzazione con oscillazioni brevi che potrebbero portare fasi di maltempo al Centro-Nord ed il ritorno della neve sull’arco alpino. Andiamo a vedere nelle pagine successive quando potremmo assistere ad un nuovo peggioramento del tempo.
Servono ulteriori conferme, ma febbraio potrebbe essere non troppo lontano parente di gennaio: vediamo perchè
Si tratta di una tendenza che necessiterà ulteriori conferme in futuro, ma il trend sembrerebbe essere volto ad un mese di febbraio leggermente meno secco rispetto a quanto visto durante lo scorso gennaio. Il secondo mese dell’anno potrebbe risultare più piovoso, ma anche in questo caso la statistica potrebbe comunque venire meno: perchè?
Perchè il vortice polare risulta ancora estremamente attivo a tutte le quote e questo potrebbe compromettere definitivamente anche l’ultima parte dell’inverno sull’Italia.
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