Anticiclone agli sgoccioli
L’Alta pressione che sta apportando condizioni di tempo prevalentemente stabili nel nostro Paese, ad eccezione di qualche area settentrionale come vedremo, avrà le ore contate nei prossimi giorni, grazie all’arrivo di una nuova ondata di maltempo di origine atlantica. Il maltempo risulterà più similarmente di stampo autunnale anziché invernale, con piogge e acquazzoni anche particolarmente intensi, ma con nevicate a quote relativamente alte per il periodo.
Piogge sull’estremo nord Italia e nord-ovest
Nella giornata odierna, nonostante in Italia si presenti un clima di prevalente stabilità, malgrado la nuvolosità che interessa in queste ore soprattutto i settori tirrenici, data da un flusso umido persistente sul Mediterraneo occidentale, sull’estremo nord Italia persiste qualche pioggia con neve sopra i 1500/1600 metri. Piogge al più di debole o moderata intensità si riscontrano anche su alcune aree nordoccidentali, con accumuli tuttavia generalmente deboli.
Peggioramento in arrivo, temperature rimarranno in media o leggermente al di sotto, quando il freddo?
Un peggioramento è atteso per la seconda parte della settimana corrente grazie ad una saccatura di origine atlantica in affondo sul Mediterraneo occidentale e in progressivo spostamento verso oriente, puntando dunque la nostra Penisola. Ovviamente da una dinamica sinottica del genere le regioni tirreniche saranno maggiormente interessate da forti piogge e temporali, ma le precipitazioni non mancheranno anche nel resto d’Italia. La neve però cadrà a quote relativamente alte, intorno ai 1500/1600 metri sulle Alpi. Quando arriverà il freddo?
Possibile ondata di gelo in arrivo tra fine e inizio anno
Le ultime emissioni modellistiche di uno tra i principali centri di calcolo, precisamente quello americano di GFS, mostrano dalla serata di ieri una continua tendenza al freddo di origine artica continentale nel periodo compreso tra la fine dell’anno corrente e l’inizio di quello nuovo. Ciò verrebbe reso possibile da una improvvisa elevazione dell’Anticiclone delle Azzorre che dall’Atlantico piegherebbe sulla penisola scandinava, lasciando aperto il corridoio a est per incursioni di aria gelida.
Ponte di Voejkov per fine/inizio anno
La situazione barica che si verrebbe a configurare sarebbe quella tipica del Ponte di Voejkov (traslitterato in Woeikoff). Il Ponte di Woeikoff non sarebbe altro che due figure di Alta pressione che si “uniscono” chiudendo e isolando un lago gelido all’interno di una goccia fredda vagante nei due Anticicloni. In questo caso l’Anticiclone azzorriano si unirebbe con quello russo-siberiano, in spostamento verso l’Eurasia, portando gelo e neve fino in pianura in Italia. Naturalmente si tratta ancora di un’ipotesi, data la distanza temporale, pertanto vi invitiamo a rimanere aggiornati sul nostro sito.
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Sono un appassionato di meteorologia fin dall'adolescenza, laureato in Scienze Politiche e delle Relazioni Internazionali. Durante questi anni ho gestito diverse pagine Facebook che trattano di meteorologia, facendo inoltre l'articolista a livello amatoriale di un portale che si occupa proprio della materia.