Fenomeni già esauriti sull’Italia
Le correnti artiche che dal settore balcanico hanno fatto ingresso nel Mediterraneo hanno prodotto nella giornata di ieri un blando peggioramento su alcune zone del meridione del nostro Paese, dove la neve è riapparsa a quote medie: il maltempo è stato associato ad un calo delle temperature che ha interessato soprattutto le regioni centro-meridionali. I fenomeni si sono tuttavia già esauriti nella seconda parte della serata di ieri, con le condizioni meteo che sono dunque tornate a risultare generalmente stabili.
Anticiclone riprende il controllo dello stivale
Dopo un iniziale cedimento nella giornata di ieri dunque, l’Anticiclone di matrice azzorriana ha ripreso totalmente il controllo del nostro Paese dove, come accennato in precedenza, le condizioni meteo sono tornate ad essere generalmente stabili. Fenomeni nebbiosi imperversano al nord in particolare in Pianura Padana, mentre disturbi nuvolosi maggiori si annidano al sud, in un contesto di generale assenza di fenomeni.
Gravità molta incertezza a partire dal Natale, ma il freddo appare comunque lontano
Come abbiamo già accennato in editoriali precedenti, la tendenza inizia ad assumere un elevato grado di incertezza a partire proprio dal periodo di Natale sull’Italia. Le proiezioni modellistiche proposte dai principali centri di calcolo sono tra le più disparate, con importanti cambiamenti tra un aggiornamento e l’altro. Tuttavia, tra le tante ipotesi messe sul tavolo, quella del gran freddo è stata al momento sempre scartata, vediamo perché.
CONTINUA A LEGGERE.
Asse del vortice polare non favorevole
Indipendentemente dalle diverse configurazioni prospettate a piccola scala nazionale, i movimenti a macroscala emisferica non sembrano favorevoli per un evento di freddo importante da qui a 2 settimane sull’Italia. L’asse del vortice polare appare infatti sfavorevole a causa di un Anticiclone azzorriano remissivo sull’Oceano Atlantico e del lobo canadese molto in forma. Un regime di forte zonalità sembra impresso negli scenari proposti dai principali centri di calcolo. Tuttavia, un disturbo ad alta quota (in stratosfera) potrebbe sortire scenari interessanti per la metà di gennaio. La distanza è però abissale, e pertanto soggetta ad una miriade di cambiamenti. Vi invitiamo pertanto a seguire i prossimi aggiornamenti in merito sul nostro sito.
Non dimenticate di iscrivervi al nostro canale Youtube!
Seguite, come sempre, tutti i prossimi aggiornamenti sull’evoluzione della situazione meteo sull’Italia per le prossime ore e i prossimi giorni sia sul nostro sito che sul nostro canale Youtube, dove vi invitiamo ad iscrivervi.
Sono un appassionato di meteorologia fin dall'adolescenza, laureato in Scienze Politiche e delle Relazioni Internazionali. Durante questi anni ho gestito diverse pagine Facebook che trattano di meteorologia, facendo inoltre l'articolista a livello amatoriale di un portale che si occupa proprio della materia.