Piogge in arrivo al nord e localmente sulle regioni centrali
Dopo una prima metà di giornata come quella odierna passata all’insegna della prevalente stabilità sulla nostra Penisola, la seconda parte della stessa porterà (come sta già facendo in verità) delle novità: grazie alla progressione di una perturbazione di origine artica verso il Mediterraneo, essa farà sentire i suoi primi effetti sulle regioni settentrionali, in particolare su Alpi e Prealpi con fenomeni deboli o moderati, a carattere nevoso a partire dai 1500/1800 metri, dipendentemente dai settori di riferimento. Piogge attese anche sulla Sardegna localmente intense e locali rovesci sono previsti anche nelle zone interne del Lazio.
Le regioni meridionali rimangono maggiormente a riparo dalle correnti settentrionali
Più riparate da tali correnti sono invece, almeno per quanto riguarda la giornata di oggi, le regioni meridionali del Paese, dove l’azione di un flusso atlantico rimane comunque piuttosto evidente grazie alla persistenza di ammassi nuvolosi. Tuttavia, come già lasciato intendere, il tempo rimane mediamente asciutto su questi settori, in un contesto termico decisamente primaverile grazie a temperature che oscillano intorno alla media del periodo o lievemente oltre.
Nuovo maltempo di stampo invernale in arrivo in Italia
Le piogge odierne non sono nient’altro che il preludio dell’arrivo di una nuova ondata di maltempo, anche questa volta di stampo prettamente invernale. Si tratta in particolare di un’ondata di freddo di origine artico continentale, di una matrice d’aria cioè identica a quella che ha interessato l’Italia agli inizi di questa settimana e che ha portato in quell’occasione nuovamente la neve in pianura e sulle coste sul medio-basso versante adriatico dopo oltre un anno che non accadeva.
Configurazione diversa porta risvolti diversi rispetto a quelli dell’inizio di questa settimana
Un sensibile crollo delle temperature è previsto dunque interessare la nostra Penisola nei prossimi giorni e interesserà in maniera più marcata le regioni settentrionali. Il calo sarà invece meno incisivo sulle Isole Maggiori, anche se comunque riscontrabile. Sebbene la matrice d’aria è la stessa di quella che ha interessato l’Italia nel corso di inizio settimana, la configurazione è diversa e porterà dunque anche risvolti meteorologici molto diversi, vediamo quali.
Neve a quote molto basse in arrivo
La saccatura che è prevista affondare nelle prossime ore mostra una direttrice nettamente più settentrionale della precedente, con la neve a quote molto basse che di conseguenza interesseranno le regioni settentrionali in particolare nella notte tra lunedì 30 e martedì 31 marzo. Essa si attesterà infatti intorno ai 300/400 metri su gran parte delle regioni del nord, mentre altrove il freddo non sarà tale da portare fenomeni nevosi a quote così basse. Sebbene dunque il nucleo gelido della perturbazione rimanga oltralpe, la quantità di freddo in ingresso riuscirà comunque ad abbassare in maniera anche piuttosto insolita per il periodo la quota neve ad altezze bassissime.
Sono un appassionato di meteorologia fin dall'adolescenza, laureato in Scienze Politiche e delle Relazioni Internazionali. Durante questi anni ho gestito diverse pagine Facebook che trattano di meteorologia, facendo inoltre l'articolista a livello amatoriale di un portale che si occupa proprio della materia.