Tempo stabile e mite sull’Italia
Ormai da diversi giorni le condizioni meteo all’interno della nostra Penisola appaiono delineate in favore della stabilità e del tempo asciutto, grazie alla netta predominanza di un campo di Alta pressione di origine afroazzorriana in estensione non solo sul Mediterraneo centro-occidentale, ma anche su buona parte del vecchio continente. Raggiunto peraltro oggi l’apice del caldo, con temperature anche di diversi gradi oltre la norma in alcune aree dello stivale.
Indebolimento dell’Anticiclone in vista nel Weekend, ma con tempo che si manterrà stabile
Prima di passare a quello che fu l’inverno 2017/18 una panoramica su ciò che è previsto nei prossimi giorni; un indebolimento della campana anticiclonica sembra infatti palesarsi nel Weekend, continuando a conservare tuttavia la sua predominanza nel bacino del Mediterraneo. Pertanto, le condizioni meteo si manterranno ancora stabili e asciutte e anche le temperature, benché in calo, appariranno comunque oltre la media di riferimento.
Inverno 2017/18, un inverno trascorso nella mitezza, ma che nascondeva un asso nella manica
Senza grosse novità all’orizzonte pertanto, se non dopo i primissimi giorni di Novembre, proiettiamoci in quello che è stato uno degli inverni più ‘strani’ degli ultimi anni. Un inverno, infatti, quello del 2017/18, che era destinato ad essere ricordato come una stagione anonima, senza grossi sussulti, tolta la piccola e fugace parentesi fredda di San Valentino. Eppure, un Anticiclone spesso ingombrante sul Mediterraneo, ha dovuto ad un certo punto cedere il passo all’arrivo del burian, dopo oltre 22 anni.
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Nevicate in pianura diffuse, anche a Roma
I più attenti quell’anno avranno visto un Anticiclone russo-siberiano costantemente in forma proprio nella sua sede, con picchi di pressione che raggiungevano finanche i 1070hPa. Ciò ha determinato la formazione di un importante serbatoio gelido che, nella terza decade di febbraio, ha iniziato ad avanzare verso l’Europa. Clima gelido è arrivato ad interessare anche l’Italia, con nevicate diffuse in pianura e che hanno coinvolto anche la Capitale, Roma, a distanza di poco più di 6 anni da quello che fu l’ultimo evento importante sotto questo punto di vista (Febbraio 2012). Temperature notevolmente basse (e di molti gradi sotto la media) pertanto interessarono in primis i Paesi orientali del vecchio continente e in secundis anche la nostra Penisola, soprattutto se relazionate al periodo in cui ci trovavamo, nonché alle porte di marzo e della primavera meteorologica. Un evento, quello, che cambiò completamente le valutazioni di quell’inverno e in extremis: l’ultimo atto fu quello buono, a tal punto che gli appassionati di freddo e neve lo ricorderanno infatti con della nostalgia, a dispetto degli altri 3 mesi trascorsi senza grossi sussulti.
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Sono un appassionato di meteorologia fin dall'adolescenza, laureato in Scienze Politiche e delle Relazioni Internazionali. Durante questi anni ho gestito diverse pagine Facebook che trattano di meteorologia, facendo inoltre l'articolista a livello amatoriale di un portale che si occupa proprio della materia.