Anticiclone subtropicale sull’Italia
Primo weekend del mese di aprile caratterizzato sull’Italia da condizioni meteo diffusamente stabili e da temperature anomale per il periodo, specie in montagna. La causa è da ricercare in un campo anticiclonico di matrice subtropicale, disteso dal nord Africa sino al centro-est Europa, alimentato da masse d’aria eccezionalmente calde per il periodo. Tuttavia, la Primavera era partita piuttosto dinamica con un mese di marzo spesso caratterizzato da fasi di maltempo e neve abbondante sulle Alpi. Vediamo i dati tratti dal resoconto di marzo 2024 elaborato dal CNR-ISAC.
Marzo mese dinamico con frequenti fasi di maltempo, specie al centro-nord
Primavera meteorologica al via con il mese di marzo. Il pattern barico medio a scala europea è stato caratterizzato dalla presenza di una persistente lacuna barica tra l’Atlantico, Regno Unito ed Europa occidentale, mentre le alte pressioni si sono mantenute spesso su latitudini settentrionali, ovvero tra la Scandinavia e la Groenlandia. In tal modo l’Italia è stata spesso interessata dal passaggio di umide e piovose correnti atlantiche con frequenti fasi di maltempo, specie al centro-nord. Ai margini delle piovose correnti oceaniche sono invece spesso rimaste le regioni meridionali, maggiormente protette da valori di pressione più elevati. L’aria fresca che accompagnava i sistemi perturbati ha interessato in particolare le regioni settentrionali, favorendo la caduta abbondante della neve, specie sui settori alpini centro-occidentali, spingendosi in alcuni casi sino ai fondovalle. Da ricordare anche l’eccezionale trasporto di pulviscolo sahariano sul finire del mese di marzo.
Marzo 2024 mite in Italia, chiude al 6° posto dei più caldi con un’anomalia di +1.42°C a livello nazionale
Dall’andamento mensile circolatorio descritto in precedenza ne è scaturito un mese di marzo 2024 mite in Italia. Secondo il resoconto del CNR-ISAC marzo 2024 si è posizionato al 6° posto dal 1800, con un’anomalia media nazionale pari a +1.42°C ( rispetto trentennio di riferimento 1991-2020), lontano dal record di +2.46°C del 2001. Le anomalie risultano maggiori per quanto riguarda le temperature minime, +1.72°C a scala Nazionale posizionandosi al 2° posto, mentre le temperature massime hanno fatto registrare uno scarto dalla media di +1.10°C, posizionandosi al 13° posto.
Italia divisa in due: massime più elevate al centro-sud, minime al nord
Osservando i dati nel dettaglio si nota come le temperature siano risultate mediamente più elevate al centro-sud, spesso interessate dal richiamo mite meridionale; le anomalie medie hanno toccato rispettivamente i +1.52°C e +1.44°C. Al nord le frequenti fasi di maltempo e l’ingresso di masse d’aria più fresche hanno limitato le anomalie nei valori massimi a +0.71°C, ma non nei valori minimi che hanno chiuso con uno scarto dalla media mensile di +2.04°C. Piogge superiori alle medie al nord e medio-alto Tirreno, mentre inferiori su gran parte del sud ed Isole.
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Laureato in Fisica dell’Atmosfera e Meteorologia presso l’Università degli studi di Roma Tor Vergata, attualmente sto perfezionando la mia preparazione attraverso il corso di laurea magistrale in Atmospheric Science and Technology. Lavoro presso il Centro Meteo Italiano S.r.l come meteorologo, occupandomi anche della sezione redazionale meteo e comunicati per emittenti radiofoniche.