Situazione meteo in Italia, temporali in transito sulle regioni del sud
Salve cari lettori del Centro Meteo Italiano! Mentre la nostra penisola si appresta a vivere le ultime parentesi “primaverili” con instabilità e temporali pomeridiani, le Alpi orientali misurano ancora importanti accumuli nivometrici. Proprio il peggioramento che dovrebbe arrivare nel fine settimana potrebbe apportare nuove nevicate in alta quota. Nel frattempo, osservando le ultime immagini satellitari, i temporali stanno transitando sulle regioni dell’estremo sud a causa di un cavo d’onda instabile; al nord nel pomeriggio avremo ancora precipitazioni specie a ridosso dei crinali (e non solo) come vedremo nel prossimo paragrafo!
Instabilità pomeridiana, ecco le regioni più interessate
Focus temporali – Grazie ad una circolazione depressionaria insistente posizionata sul nord-Europa, saranno presenti delle correnti fresche in quota a ridosso dei settori Alpini (specie quelli del nord-est); queste forniranno l’innesco necessario per la formazione di nubi cumuliformi e successivamente temporali, ma anche acquazzoni specialmente sulle Alpi Orobiche e Retiche, Sulle Dolomiti e sulle Prealpi tra Veneto e Friuli. Attesi fenomeni in serata anche sulle pianure di queste regioni che potranno assistere a fenomeni localmente violenti. Sulle regioni del nord-ovest l’instabilità sarà più moderata e dovrebbe interessare limitatamente i crinali di montagna. Sul resto della penisola avremo ancora tempo in prevalenza stabile. Per il weekend regna ancora l’incertezza e i modelli indugiano su un’idea comune. Avremo dunque nuove piogge?
Weekend con incertezza, ma possibilità di tempo perturbato in vista
Meteo weekend – Tempistiche ancora incerte per il transito di un nuovo fronte freddo che dovrebbe apportare piogge, temporali, grandinate ed un omogeneo calo delle temperature in Italia. Per il modello americano, questo potrebbe transitare nella giornata di sabato con un maggiore coinvolgimento delle regioni adriatiche. L’affondo di una saccatura atlantica, potrebbe determinarne l’isolamento proprio sui paesi dei Balcani inaugurando un periodo lungamente perturbato e piovoso. Non si esclude una maggiore frequenza di temporali pomeridiani dunque per la prima settimana di Giugno. In questo frangente la neve potrebbe tornare a più riprese sulle Alpi Giulie, che stanno vivendo condizioni di nevosità eccezionale in quest’ultimo periodo della primavera. Ecco perché!
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Oltre 5 metri di neve registrati nell’ultima decade di maggio 2021
Meteo neve – Pur trovandoci alle porte del mese di giugno e dell’inizio della stagione estiva, sulle Alpi Giulie non si intravede via d’uscita per le nevicate. Quest’anno i frequenti peggioramenti hanno favorito un mantenimento dell’accumulo nevoso invernale, che proprio in primavera si è trovato ad incrementare notevolmente. Come dichiarato dalla SMAA (Società Meteorologica Alpino-Adriatica), quest’anno l’Osservatorio meteorologico della Kredarica (situato sulle Alpi Giulie Slovene ad un’altitudine di 2514 metri) ha fatto registrare un valore record dagli anni ’50 (per quest’ultima decade di maggio). L’altezza del manto nevoso ha fatto registrare ben 510 centimetri lo scorso 24 maggio 2021; basti pensare che intorno ai 1800 metri si trovano ancora 350 centimetri di neve al suolo e che solitamente in questo periodo dell’anno se ne trovano mediamente 150. Questo eccezionale traguardo è stato raggiunto grazie all’ammontare di neve fresca accumulato nelle prime 3 settimane di maggio, ben 332 centimetri. E’ molto probabile dunque che la neve depositata al suolo possa resistere al caldo della stagione estiva e permanere fino all’avvento dell’autunno, per quest’anno.
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Tecnico Meteorologo certificato secondo lo schema WMO ed iscritto all'Associazione Meteo Professionisti (AMPRO); fondatore di Meteo Lazio nel 2014, realtà che vanta una rete di stazioni meteo private. Fornisce dati meteo e bollettini per svariate sedi di Protezione Civile nel Lazio.