Ondata di freddo e neve negli Stati Uniti
Buona domenica e ben ritrovati a tutti gli affezionati lettori del Centro Meteo Italiano! L’avvicinarsi della stagione invernale inizia a farsi sentire oltreoceano, con parte degli Stati Uniti che stanno facendo i conti con la prima intensa ondata di freddo e neve di stagione. Un coriaceo ed anomalo anticiclone la scorsa settimana ha preso forma tra Alaska e Canada occidentale, con valori pressori al suolo fino a 1055 hPa e di geopotenziale record per la zona, pari a 576 dam. In tal modo una vasta saccatura artica si è estesa verso sud, alimentata da masse d’aria molto fredde per il periodo, con anomalie termiche negative anche di 20°C, con gli effetti maggiori per l’area dei Grandi Laghi.
Bufere di neve, merito del “Lake Effect Snow”
Nel corso del weekend, l’aria gelida in discesa dall’artico si è estesa agli Stati Uniti centro-orientali, coinvolgendo sei stati dei Grandi Laghi: Wisconsin, Michigan, Indiana, Ohio, Pennsylvania e New York. Le precipitazioni nevose sono state innescate dal fenomeno del “Lake Effect Snow“, analogo a quanto avviene lungo le nostre regioni adriatiche con l'”Adriatic Sea-Effect Snow“; in poche parole, i fenomeni non sono innescati da un’area di bassa pressione, ma bensì dal passaggio dell’aria molto fredda e secca in arrivo dall’artico, che durante il suo passaggio al di sopra dell’acqua più calda dei Grandi Laghi si carica di umidità, dando luogo alla formazione di nubi e precipitazioni. I fenomeni, in questo caso sono piuttosto disorganizzati e caratterizzati da “bande” sottili di precipitazioni. Affinché tale fenomeno si verifichi è necessario una differenza di temperatura di almeno 23 gradi Fahrenheit tra l’acqua del lago e la massa d’aria a circa 850 hPa. La ventilazione incide invece sull’intensità ed entità dei fenomeni; nel caso in cui la direzione del vento sia piuttosto costante, infatti, gli accumuli nevosi possono risultare ingenti.
Neve record a Buffalo
Ondata di neve record per i Grandi Laghi, anche se di norma è proprio il tardo autunno e l’inizio dell’inverno il momento migliore della stagione per il fenomeno del Lake Effect Snow, ovvero quando le acque dei Grandi Laghi sono ancora in forma liquida e sufficientemente calde rispetto all’aria più fredda in discesa dall’artico. La neve è scesa copiosa nelle ultime 72 ore, in particolare nell’area occidentale dello Stato di New York. Tra gli accumuli maggiori ritroviamo i 196 cm di Orchard Par, 184 cm di Natural Bridge, 165 cm di Blasdell e 151 di Hamburg. Record di accumulo giornaliero per la località di Buffalo, dove nella giornata di sabato 19 novembre l’accumulo giornaliero nevoso ha raggiunto i 55 cm, superando il precedente record di 19 cm del 2004. In 48 ore nella città di Buffalo sono caduti ben 96 cm di neve. Non solo negli Stati Uniti, primo assaggio d’Inverno anche su parte dell’Europa. Vediamo maggiori dettagli nella prossima pagina.
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Anticipo d’Inverno anche in Europa
Non solo negli Stati Uniti, ma un anticipo d’Inverno è in atto anche su parte dell’Europa. Un nucleo d’aria artico-continentale ha raggiunto le nazioni centro-orientali europee, portando condizioni meteo decisamente invernali. La neve ha raggiunto città come Praga e Berlino, dove attualmente ci sono -1°C, ma anche Varsavia. In basso un video dell’evento nevoso avvenuto a Buffalo nelle ultime ore.
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Laureato in Fisica dell’Atmosfera e Meteorologia presso l’Università degli studi di Roma Tor Vergata, attualmente sto perfezionando la mia preparazione attraverso il corso di laurea magistrale in Atmospheric Science and Technology. Lavoro presso il Centro Meteo Italiano S.r.l come meteorologo, occupandomi anche della sezione redazionale meteo e comunicati per emittenti radiofoniche.