METEO - NOAA: Gennaio 2020 è stato il più caldo della storia a livello globale, tutti i dettagli

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L'anno apre come peggio non poteva dal punto di vista climatico

Il nuovo anno, il 2020, apre come peggio non poteva fare sotto il punto di vista climatico chiaramente: esso, dati NOAA alla mano (acronimo di National and Oceanic Atmospheric Administration) che da sempre si occupa di rielaborare i dati delle stazioni meteorologiche mondiali per rilevarne le anomalie termiche, risulta il più caldo della storia a livello globale, con un anomalia termica di +1,14°C. Questo dato nasconde però anomalie ben più pesanti presenti sia sul vecchio continente che in Russia, come vedremo nei successivi paragrafi.

Un gennaio anonimo, ma l'anomalia termica positiva è lieve sull'Italia: perché?

Per stabilire che è stato un gennaio dai caratteri tutt'altro che invernali in Italia non ci voleva sicuramente l'ufficialità dei dati, era una cosa che chi è attento all'evoluzione del tempo in generale aveva già notato vivendolo. In effetti la nostra Penisola ha vissuto un gennaio piuttosto anticiclonico, ma l'anomalia termica che riveste lo stivale, stando alla cartina posta come copertina del presente editoriale, non sembra poi così marcata: questo perché il fenomeno dell'inversione termica ha avuto modo di abbassare le temperature notturne su valori più o meno consoni al periodo, evitando un'anomalia ben più pesante.

In Europa è il secondo gennaio più caldo dopo quello del 2007

Abbiamo parlato di come, dati alla mano, a livello globale il gennaio 2020 sia stato il più caldo della storia a livello globale e abbiamo scritto anche delle considerazioni riguardo il gennaio che si è vissuto sulla nostra Penisola. Prendendo invece in considerazione l'intera Europa esso risulta essere il 2° gennaio più caldo di sempre dopo quello del 2007: l'anomalia termica si ferma infatti a +3,16°C, mentre quella del 2007 ha raggiunto i +3,32°C. Inoltre, risulta essere il 7° mese per scarto positivo più ampio: il mese con il maggior scarto positivo in Europa risale al febbraio 1990 che fece misurare un'anomalia pari a +4,11°C.

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