Meteo - Nuovo cavo perturbato alle porte dell'Italia, con piogge, temporali e possibili nubifragi in arrivo: i dettagli

Stabilità e bel tempo avvolgono l'Italia

Il fronte di maltempo ha attraversato la nostra Penisola abbandonandolo nella giornata odierna, senza mancare di portare comunque qualche residuale rovescio tra questa notte e la mattinata in alcuni settori per i quali la Protezione Civile aveva non a caso diramato un'allerta ieri. Le condizioni meteo appaiono decisamente più stabili e asciutte da questo pomeriggio sulla nostra Penisola, con l'avanzata persino di qualche schiarita quantomeno parziale.

Miglioramento solo temporaneo del tempo

Ma il miglioramento delle condizioni meteo tutt'ora evidente sulla nostra Penisola sarà solamente temporaneo, in quanto lo spostamento di un nuovo cavo perturbato di natura atlantica verso est determinerà il respingimento dell'Anticiclone che, proprio in queste ore, sta risalendo lungo il Mediterraneo centrale. Ciò determinerà pertanto un nuovo peggioramento del tempo sullo stivale i cui primi effetti si evidenzieranno a partire già da domani lunedì 23 ottobre.

Rovesci in arrivo per domani

I primi rovesci infatti si paleseranno fin dal mattino di domani lunedì 23 ottobre sul Piemonte, con piogge e temporali che andranno attivandosi dal pomeriggio sul Mar Ligure e, stando a quanto prospettano i principali centri di calcolo, colpiranno soprattutto le aree interne della Liguria centro-orientale, con fenomeni anche a tratti intensi o a carattere di nubifragio e insistenti. Fenomeni localmente intensi potranno comunque interessare anche le aree costiere ed immediato entroterra, con rovesci in estensione in serata fino in Lombardia.

Maltempo si estende al centro-nord e Campania entro martedì

Il suddetto cavo perturbato provocherà un'estensione del maltempo nella giornata di martedì 24 ottobre, quando piogge e temporali si estenderanno in maniera sparsa o diffusa sulle regioni centro-settentrionali e Campania, con fenomeni localmente anche intensi e a carattere di nubifragio, soprattutto sulle aree tirreniche a ridosso dell'Appennino, dove potranno ancora una volta assumere una certa insistenza. Le temperature, in questo contesto, subiranno una generale diminuzione soprattutto sulle regioni centro-settentrionali, con un aumento in realtà plausibile su quelle meridionali.

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