Prima parte di oggi instabile
La prima parte della giornata odierna e in particolare fino alle primissime ore del mattino ha risentito fortemente del peggioramento manifestatosi già ieri sulla nostra Penisola. Fenomeni anche intensi si sono riversati in particolare in Campania e sui settori centrali, ma anche sulle regioni nordorientali, dove copiose sono state anche le precipitazioni nevose a partire dai 1.100/1.200 metri in Alto Adige. Il peggioramento sta slittando verso est, con la tendenza ad un miglioramento in queste ore.
Seconda parte più stabile
La seconda parte della giornata odierna dunque e più in particolare da questo pomeriggio, è risultata e risulterà decisamente più stabile rispetto a quanto osservato fino alle prime ore della mattina. Tuttavia rimane aperto un corridoio atlantico che pilota correnti dal Mar Baltico fin sul Mediterraneo centrale, mantenendo le condizioni atmosferiche tendenzialmente instabili. In tale contesto dunque, potrebbero non mancare fenomeni residui, come vedremo nel presente editoriale.
Clima ancora mite al centro-sud
Soprattutto sulle regioni centro-meridionali è apparso immediatamente evidente come nonostante l’avvento del maltempo, le condizioni climatiche si siano mantenute comunque piuttosto miti. Aria più fredda infatti è rimasta principalmente relegata sul nord Italia, dove le temperature appaiono più basse e dove la neve continuerà a cadere su alcuni settori alpini anche nelle prossime ore, stando a quanto prospettano i principali centri di calcolo e come vedremo nel prossimo paragrafo.
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Deboli rovesci nevosi sulle Dolomiti dai 1.200/1.300 metri; isolati rovesci in Campania
Nelle prossime ore il corridoio umido sarà responsabile ancora di isolati rovesci sul territorio nazionale. Alcuni di questi colpiranno la Campania e si tratterà oltre che di fenomeni molto localizzati, anche piuttosto rapidi. Ma isolati rovesci insisteranno anche sulle aree più nordorientali dello stivale e in particolare sul settore dolomitico delle Alpi. Qui fiocchi potrebbero scendere fin sui 1.200/1.300 metri di altezza, con un accumulo supplementare blando o assente. Rimarrà invece più asciutto e relativamente più stabile altrove.
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Sono un appassionato di meteorologia fin dall'adolescenza, laureato in Scienze Politiche e delle Relazioni Internazionali. Durante questi anni ho gestito diverse pagine Facebook che trattano di meteorologia, facendo inoltre l'articolista a livello amatoriale di un portale che si occupa proprio della materia.