Anticiclone in ritirata
Si protraggono oramai da quasi una settimana le condizioni meteo di generale stabilità che avvolgono la nostra Penisola portando quindi l’assenza di totale di fenomenologia sull’intero territorio nazionale. Tale situazione è accompagnata da cieli spesso sereni o al più poco nuvolosi, anche se in serata è in atto un peggioramento, dovuto alla ritirata dell’Anticiclone che cede il passo alle correnti più fredde e instabili provenienti dai quadranti settentrionali.
Temperature invernali in Italia
Se, soprattutto negli ultimi giorni, l’Italia ha avuto a che fare con un clima dal sapore comunque invernale nonostante la presenza dell’Anticiclone azzorriano lo si deve sostanzialmente ad un affondo freddo di matrice artica che all’inizio di questa settimana ha interessato la Penisola balcanica, da cui proveniva quindi una circolazione secondaria sul Mediterraneo centrale. Le temperature infatti, a seguito di un iniziale rialzo nel passato weekend, sono nuovamente calate faticando a raggiungere i +15°C in molte aree del Paese.
Violenti nubifragi si infrangono sul Madagascar, in Africa
Mentre sul nostro stivale si assiste a condizioni meteo ancora generalmente o prevalentemente stabili, nel resto del mondo continuano ad imperversare i fenomeni estremi più vari. Qualche giorno fa abbiamo parlato di un’ondata di caldo record che ha interessato l’Argentina, con picchi fino a +45°C. Sull’altro versante meteorologico, quello del maltempo, tra la giornata di lunedì 17 e quella di martedì 18 gennaio violenti nubifragi avrebbero travolto Antananarivo, Capitale del Madagascar, provocando delle inondazioni che hanno avuto talvolta conseguenze funeste, come vedremo nel prossimo paragrafo.
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Almeno 10 vittime, oltre 500 sfollati
Negli scorsi due giorni dunque, stando a quanto si apprende dal sito “diarioextra.com” una serie di nubifragi avrebbero imperversato sulla Capitale del Madagascar provocando una serie di inondazioni. Sarebbero almeno 10 le persone che hanno perso la vita in seguito ai crolli di alcune abitazioni e frane. Più di 500 persone inoltre sarebbero state costrette ad abbandonare le proprie case per cercare rifugio altrove. I Vigili del Fuoco sarebbero stati mobilitati infine per evacuare le aree più a rischio.
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Sono un appassionato di meteorologia fin dall'adolescenza, laureato in Scienze Politiche e delle Relazioni Internazionali. Durante questi anni ho gestito diverse pagine Facebook che trattano di meteorologia, facendo inoltre l'articolista a livello amatoriale di un portale che si occupa proprio della materia.