Seconda decade passerà all’insegna della prevalente stabilità sulla nostra Penisola
La seconda decade scivolerà via all’insegna della prevalente stabilità sull’Italia, intervallata solo da una breve e blanda ondata di maltempo durata neanche 24 ore nel corso del passato weekend e che ha interessato solo alcune regioni della nostra Penisola. La seconda decade risponde dunque alla prima che invece era trascorsa in maniera esattamente opposta, con l’affondo di numerose perturbazioni di origine nordatlantica sul Mediterraneo.
Possibili sorprese invernali in terza decade
Dopo quindi una prima decade dai connotati più autunnali e una seconda decade decisamente similprimaverile con la predominanza della figura dell’Alta pressione nel Mediterraneo, la terza decade potrebbe essere né l’una né l’altra cosa: stando alle attuali emissioni dei principali centri di calcolo infatti sembrerebbe profilandosi il ritorno dell’inverno grazie ad una possibile ondata di freddo di origine artico continentale.
Possibile affondo artico proprio in concomitanza dell’inizio della primavera astronomica
Nonostante si tratti di una previsione a una settimana, dobbiamo premettere che i principali centri di calcolo si mostrano abbastanza discordi nell’evoluzione a microscala, ma comunque sembrerebbero delineati tutti verso la discesa di aria gelida di origine artico continentale sul continente europeo prevista arrivare proprio in concomitanza dell’inizio della primavera astronomica (il cui equinozio quest’anno ricadrebbe il 22 marzo). Secondo il modello americano GFS colpirà dapprima e principalmente la penisola balcanica per poi puntare in un secondo momento l’Italia.
Neve a bassa quota, maggiormente a rischio le regioni adriatiche
In genere la matrice di aria fredda di origine artico continentale ha portato spesso sulla nostra Penisola la neve a bassa quota e stando a ciò che mostra il modello americano GFS questa volta non farà eccezione: grazie alla dinamica del freddo stesso però, maggiormente a rischio di tale fenomenologia è il settore adriatico, soprattutto quello centro-meridionale grazie all’effetto dello stau. E’ ancora presto però per azzardare una previsione certa, nel dettaglio previsionale entreremo maggiormente con l’approssimarsi dell’evento.
Sono un appassionato di meteorologia fin dall'adolescenza, laureato in Scienze Politiche e delle Relazioni Internazionali. Durante questi anni ho gestito diverse pagine Facebook che trattano di meteorologia, facendo inoltre l'articolista a livello amatoriale di un portale che si occupa proprio della materia.