Una perturbazione porta i suoi effetti sulle regioni centro-settentrionali
Un’ondata di maltempo sta interessando in queste ore le aree centro-settentrionali della nostra Penisola, a causa dell’affondo di una saccatura di origine nordatlantica di provenienza groenlandese. Ciò ha riportato in Italia un po’ di instabilità che ha coinvolto e sta coinvolgendo in queste ore regioni come Emilia-Romagna, Liguria e regioni centrali tirreniche, con fenomeni solo localmente intensi, ma generalmente moderati.
Neve localmente a bassa quota
Nel corso della nottata appena trascorsa la componente più fredda della matrice di aria che sta in queste ore interessando il nostro Paese ha causato un abbassamento piuttosto rapido della quota neve col passare delle ore in particolare nelle aree interposte tra l’entroterra genovese e il basso alessandrino. Qui la neve è scesa infatti fin sui 500/600 metri e nel corso di questa mattina è nuovamente in rialzo.
Pazza ipotesi GFS per la prima decade di febbraio
Nel corso di questa mattina i principali centri di calcolo, in particolare quello americano GFS, hanno presentato importanti cambiamenti nell’evoluzione meteo prevista per la prima decade di febbraio. Mentre negli aggiornamenti passati sembrava pressoché certa una rimonta anticiclonica, in quelli mattutini, in special modo nell’emissione relativa alle 00utc, il modello americano GFS mostrerebbe l’arrivo del freddo artico sul finire della prima decade di febbraio. Entriamo maggiormente nel dettaglio.
Improvvisa elevazione dell’Anticiclone delle Azzorre in Atlantico favorisce uno scambio meridiano con la discesa del freddo sull’Italia
Stando dunque sempre all’emissione relativa all’aggiornamento mattutino delle 00utc del modello americano GFS, essa mostrerebbe un’improvvisa elevazione dell’Alta pressione di origine azzorriana in sede atlantica, che piegherebbe successivamente su Isole Britanniche e Scandinavia, favorendo la discesa del freddo artico fin su latitudini più meridionali, interessando la nostra Penisola. Un’ondata di freddo così mostrata da GFS favorirebbe il ritorno della neve a quote medio-basse diffusamente sul settore centro-settentrionale. Tuttavia, data la divergenza con il “collega” inglese ECMWF e la distanza temporale decisamente elevata, è una tendenza che potrebbe subire importanti cambiamenti nel corso dei prossimi aggiornamenti, che vi invitiamo a seguire sul nostro sito.
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Sono un appassionato di meteorologia fin dall'adolescenza, laureato in Scienze Politiche e delle Relazioni Internazionali. Durante questi anni ho gestito diverse pagine Facebook che trattano di meteorologia, facendo inoltre l'articolista a livello amatoriale di un portale che si occupa proprio della materia.