METEO - Prima parte di FEBBRAIO con clima MITE, cosa ci riserverà la seconda metà del mese?

METEO - Dopo una prima metà di FEBBRAIO primaverile con diversi record battuti, la seconda parte del mese potrebbe essere caratterizzata da maggior dinamicità, i dettagli

Seconda parte di febbraio più dinamica?
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Prima parte di febbraio mite con diversi record

Fin qui anche la prima parte del mese di febbraio è risultata piuttosto mite in Italia e in Europa, con la colonnina di mercurio che spesso ha spiccato il volo su valori termici dal sapore più primaverile che invernale con diversi record battuti sia di caldo che di vento (ricordiamo la tempesta Ciara). L'altalena termica di queste due settimane ha avuto dunque più alti che bassi e quando le temperature si sono abbassate spesso lo hanno fatto rientrando semplicemente nella media del periodo.

Inverno deludente e con scarsa presenza di freddo non solo in Italia, ma in tutta Europa

La prima parte di febbraio descritta precedentemente segue un gennaio altrettanto povero di emozioni non solo in Italia: in tutta Europa spesso e volentieri è mancato il vero freddo artico. Dal punto di vista delle anomalie termiche sulla nostra Penisola non si è neanche posizionato tra i peggiori gennaio della storia, grazie al fenomeno dell'inversione termica che ha tenuto basse le temperature notturne e che è dovuto comunque ad una costante presenza dell'Anticiclone su tutto il Mediterraneo centro-occidentale.

Seconda parte di febbraio più dinamica?

Prima parte di febbraio sotto l'influenza di correnti miti occidentali.

Stando alle attuali emissioni modellistiche dei principali centri di calcolo la situazione delle prossime due settimane potrebbe non differire molto in termini di freddo, ma il quadro sinottico potrebbe essere decisamente più dinamico, con affondi nordatlantici più frequenti sulla nostra Penisola, in un contesto che comunque vede un Anticiclone fossilizzato e radicato sul Mediterraneo occidentale e dunque piuttosto invadente. Momentaneamente si tende ad escludere un episodio freddo di rilevanza, ma non è detto che nei prossimi aggiornamenti tale tendenza possa subire anche radicali modifiche.


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Affondi rapidi, il vortice polare rimane compatto

Stando a ciò che mostrano attualmente i principali centri di calcolo e gli indici stratosferici, sembrerebbe che anche per questa parte finale di inverno il vortice polare possa continuare a risultare piuttosto compatto, con valori dell'indice NAM ampiamente positivi e ben oltre la soglia positiva di +1,5. Per questo motivo gli affondi oltre ad essere scarichi di freddo sono anche piuttosto rapidi, proprio come l'ultima perturbazione che ha interessato l'Italia nelle prime ore della giornata odierna e che ora di fatto ha già abbandonato la nostra Penisola.

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Salvatore Russo

Sono un appassionato di meteorologia fin dall'adolescenza, laureato in Scienze Politiche e delle Relazioni Internazionali. Durante questi anni ho gestito diverse pagine Facebook che trattano di meteorologia, facendo inoltre l'articolista a livello amatoriale di un portale che si occupa proprio della materia.