Qualche rovescio localizzato sulla Sardegna questo pomeriggio, ma nel complesso stabile
Si osserva un generale miglioramento delle condizioni meteo a partire dalla giornata di ieri, grazie all’allontanamento della perturbazione artica che va spostandosi verso il settore balcanico. Tuttavia l’Anticiclone sembra approfittarne solo timidamente, con un nuovo affondo di natura artica pronto ad interessare il Mediterraneo centrale e i cui primi effetti sono evidenti oggi attraverso un aumento della copertura nuvolosa sulle regioni centro-meridionali, dove si è abbattuto anche qualche locale piovasco, in particolare sui settori occidentali della Sardegna.
Prossime ore ulteriore peggioramento, da domani e fino al weekend maltempo invernale
La tendenza a peggiorare sarà sostanzialmente confermata nelle prossime ore, con un nucleo perturbato che si direzionerà verso la Sicilia, con rovesci localizzati o sparsi sulle aree occidentali e sudoccidentali con fenomeni deboli o moderati. In particolare, precipitazioni riguarderanno le zone del trapanese e dell’agrigentino, con cumulati comunque deboli. Il peggioramento si paleserà in maniera più diffusa tuttavia solo nella giornata di domani venerdì 4 marzo (ecco quali settori colpirà) e si estenderà nel weekend portando neve a bassa quota soprattutto sul medio versante adriatico.
Prossima settimana attacco artico in arrivo?
Va sempre più confermandosi nelle ultime ore la possibilità di una forte recrudescenza invernale per la prossima settimana, dovuta, stando a quanto mostrano le ultime emissioni modellistiche dei principali centri di calcolo, ad una retrogressione. Aria artica proveniente dai quadranti nordorientali raggiungerebbe la nostra Penisola portando condizioni di maltempo invernale, con neve a bassa quota e temperature, dunque, sotto la media del periodo. Quali le zone più esposte a fenomenologia?
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Più esposto il versante adriatico, la primavera può attendere
Proprio a causa della dinamica della configurazione appena enunciata nel precedente paragrafo, le aree più esposte a possibili fenomeni nevosi anche a bassa quota sono ancora una volta i settori del versante adriatico. Tuttavia la distanza temporale è ancora ampia e molto può ancora cambiare, soprattutto quando si tratta di questi dettagli. Ad ogni modo, quello che traspare dai centri di calcolo, è che la primavera sembra lasciare spazio spesso a incursioni fredde nella prima parte di marzo più di quanto non abbiano fatto i mesi di gennaio e febbraio.
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Sono un appassionato di meteorologia fin dall'adolescenza, laureato in Scienze Politiche e delle Relazioni Internazionali. Durante questi anni ho gestito diverse pagine Facebook che trattano di meteorologia, facendo inoltre l'articolista a livello amatoriale di un portale che si occupa proprio della materia.