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Meteo – Record di caldo a Nuuk: quasi 17°C in Groenlandia, nuovo allarme dal cambiamento climatico artico

Superato il precedente primato di aprile: clima sempre più caldo nell’Artico, ghiacci in rapido scioglimento e livello dei mari in aumento. Dati preoccupanti anche da Copernicus.

Meteo – Record di caldo a Nuuk: quasi 17°C in Groenlandia, nuovo allarme dal cambiamento climatico artico

Record di caldo a Nuuk: superati i 16°C in Groenlandia

Salve cari lettori del Centro Meteo Italiano! Un nuovo e significativo record di temperatura è stato registrato a Nuuk, capitale della Groenlandia, dove nella giornata del 9 aprile 2025 si sono toccati i 16,9°C, un valore senza precedenti per il mese di aprile. Il dato, che supera di oltre due gradi il precedente primato di 14,6°C del 2019, è particolarmente allarmante se si considera che la media climatologica del mese si aggira intorno ai -3°C in questo periodo dell’anno. L’evento si inserisce in un contesto di riscaldamento globale che sta colpendo duramente le regioni artiche.

Artico sopramedia: un 2025 da primato per le temperature globali

Il caldo anomalo registrato in Groenlandia arriva dopo un inizio d’anno da record per il pianeta. Secondo i dati del Copernicus Climate Change Service, gennaio 2025 è stato il mese di gennaio più caldo mai registrato a livello globale, con una temperatura media superiore di 0,79°C rispetto alla norma 1991–2020. In parallelo, l’estensione del ghiaccio marino artico ha segnato il valore minimo assoluto per il mese, evidenziando un trend preoccupante per lo scioglimento dei ghiacciai e lo stravolgimento degli ecosistemi preesistenti.

Scioglimento accelerato dei ghiacci e innalzamento dei mari

L’aumento delle temperature nell’Artico comporta conseguenze dirette e gravi, prima fra tutte l’accelerazione dello scioglimento della calotta glaciale della Groenlandia. Secondo le stime scientifiche più recenti, dal 1992 al 2018 il Paese ha perso circa 3.800 miliardi di tonnellate di ghiaccio, contribuendo in modo significativo all’innalzamento globale del livello del mare, pari a circa 10,6 millimetri. Un processo che, se non rallentato, rischia di compromettere l’equilibrio climatico su scala globale.

Un segnale d’allarme che non può essere ignorato

Questi dati non sono solo numeri: rappresentano un campanello d’allarme per il futuro del nostro pianeta. Il riscaldamento dell’Artico sta avvenendo a una velocità circa quattro volte superiore alla media globale. È quindi fondamentale che la comunità internazionale rafforzi gli impegni nella lotta al cambiamento climatico, accelerando la transizione energetica e adottando misure concrete per contenere le emissioni climalteranti. La salvaguardia dell’Artico è una priorità che riguarda tutti.

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Gabriele Serafini

Tecnico Meteorologo certificato secondo lo schema WMO ed iscritto all'Associazione Meteo Professionisti (AMPRO); fondatore di Meteo Lazio nel 2014, realtà che vanta una rete di stazioni meteo private. Fornisce dati meteo e bollettini per svariate sedi di Protezione Civile nel Lazio.

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