Giorni della merla con temperature in graduale aumento
Quest’anno neanche i classici giorni della merla, come abbiamo visto già oggi, rispetteranno la tradizione: essi sono infatti riconosciuti dalla credenza popolare come i giorni più freddi dell’anno. Proprio oggi, primo dei tre giorni della merla, è stata registrata una tra le giornate più miti dell’intera stagione invernale (e non che questa sia stata particolarmente fredda già di suo, ma ci torneremo fra poco). Le massime, soprattutto al centro-sud, hanno infatti superato diffusamente i +15°C, valori oltre la media anche di alcuni gradi.
Inverno fin qui deludente per gli amanti del freddo e della neve
Gli amanti del freddo e della neve si staranno mangiando le mani in questo momento. Una stagione invernale partita male, anzi malissimo. Sono solo dati di fatto: da quanto è avvenuto il solstizio di inverno (cioè dal 22 dicembre ore 5.19 italiane) non si è verificato nemmeno un episodio di neve in pianura, in nessuna zona dell’Italia. Le temperature sono risultate spesso allineate alla media del periodo solo grazie al fenomeno dell’inversione termica, possibile grazie ad una persistente cupola anticiclonica sul Mediterraneo centro-occidentale.
Possibile sblocco invernale in arrivo
Tuttavia non sarebbe certo il primo caso della storia della meteorologia che dopo una prima parte invernale deprimente, la seconda parte dell’inverno risultasse a dir poco scoppiettante. Se proprio vogliamo dare un motivo a questa curiosa “coincidenza” sta nel fatto che il vortice polare con l’invecchiamento della stagione invernale stessa perde fisiologicamente di forza e rimane più vulnerabile agli attacchi sferrati dalle onde di calore planetarie. Quest’anno sembra non smentire tale trend, con un febbraio che dopo qualche giorno piuttosto mite, potrebbe riservare delle sorprese
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Crollo termico in arrivo per il finire della prima decade di febbraio
Gli spaghi della Capitale messi a corredo del presente editoriale nella pagina precedente sono abbastanza eloquenti: essi confermano infatti una fase fredda grazie ad un calo termico previsto intorno al finire della prima decade di febbraio. Questo grazie ad un affondo di freddo artico previsto da tutti i principali centri di calcolo anche se, come vedremo nel prossimo paragrafo, con modalità e portate di freddo differenti.
GFS più moderato, stavolta è ECMWF a calcare la mano
Gli ultimi aggiornamenti dei principali centri di calcolo sono piuttosto inusuali per quel che si vede in genere riguardo il comportamento dei principali centri di calcolo: in genere è sempre il modello americano GFS a sovrastimare la portata di un determinato evento, sia esso caldo o freddo. Questa volta però, è il collega inglese ECMWF a mostrarsi più estremo da questo punto di vista: il freddo artico scenderebbe infatti direttamente dalle Isole Svalbard colpendo in pieno la nostra Penisola. GFS mostrerebbe una deriva più orientale, con il freddo che risulterebbe anche meno duraturo. Impossibile però momentaneamente stabilire quali tra i due modelli la spunterà, pertanto vi invitiamo a seguire i prossimi aggiornamenti sul nostro sito.
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Sono un appassionato di meteorologia fin dall'adolescenza, laureato in Scienze Politiche e delle Relazioni Internazionali. Durante questi anni ho gestito diverse pagine Facebook che trattano di meteorologia, facendo inoltre l'articolista a livello amatoriale di un portale che si occupa proprio della materia.