Peggioramento in atto sull’Italia
Nel corso di questo weekend si è tenuto il G20 a Roma, in un contesto climatico comunque ancora gradevole specialmente nelle ore diurne. Tuttavia, un peggioramento sta interessando l’Italia proprio in queste ore, con il maltempo che si centra principalmente lungo il versante tirrenico. Le piogge sono mediamente deboli o moderata, solo localmente intense in Sardegna. A Roma il tempo ha tenuto nonostante i cieli a tratti siano risultati spesso nuvolosi e a tratti anche in maniera consistente, in particolare nella giornata odierna.
G20 successivo all’allarme dell’Onu lanciato quest’estate
Il tema dei cambiamenti climatici è sempre rimasto piuttosto “caldo” negli ultimi tempi, nonostante la contemporanea crisi sanitaria innescata dal covid-19. In particolare il clima è sempre più al centro delle discussioni dei principali leader mondiali in seguito al rapporto dell’Onu di quest’estate, dove si definiva l’imminente crisi climatica come “inevitabile e irreversibile”. Questo aspetto non poteva dunque non venir affrontato nel successivo G20, tenutosi a Roma questo weekend come scritto in precedenza.
Obiettivo emissioni 0 “attorno” al 2050 e stop ai finanziamenti statali al carbone
Stando a quanto si apprende dal sito “repubblica.it” è arrivata la tanto attesa svolta sul clima in questo G20. In particolare, nel documento finale si parla dell’obiettivo emissioni 0 posto “attorno” al 2050, pur non facendo mai esplicito riferimento alla predetta data, ma parlando di “metà secolo”. Si è deciso anche per fermare i finanziamenti statali all’industria del carbone a partire da quest’anno. Ma è fondamentale la collaborazione di alcuni Paesi, vediamo quali.
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Fondamentali nell’accordo India, Russia e Cina: l’Europa produce “solo” il 7-8% delle emissioni, Draghi: “Agire ora per non rimpiangerlo dopo”
Stando sempre a quanto riporta il medesimo sito citato in precedenza, fondamentali nell’accordo saranno i Paesi come India, Russia e Cina, in quanto l’Europa da sola produrrebbe “solo” il 7-8% delle emissioni mondiali. In questo modo si attesta come limite di temperatura quello di +1,5°C e non più quello di +2°C come era in precedenza. Draghi è tra i principali leader a dettare la linea: “I passi approvati finora sono insufficienti. Possiamo agire ora o rimpiangerlo dopo“, ricordando che, diversamente, “le conseguenze potrebbero essere catastrofiche“.
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Sono un appassionato di meteorologia fin dall'adolescenza, laureato in Scienze Politiche e delle Relazioni Internazionali. Durante questi anni ho gestito diverse pagine Facebook che trattano di meteorologia, facendo inoltre l'articolista a livello amatoriale di un portale che si occupa proprio della materia.
