Italia tra passaggio instabile ed anticiclone subtropicale
Situazione meteorologica caratterizzata dalla presenza di un’ansa depressionaria tra l’Europa sudoccidentale ed il Mediterraneo occidentale, sul cui ramo ascendente correnti umide ed instabili tendono ad interessare il centro-nord Italia con meteo in peggioramento. Il flusso dai quadranti meridionali sta inoltre trasportando il pulviscolo sahariano (desert dust), andando ad offuscare i cieli su gran parte del Paese.
Pulviscolo sahariano torna ad interessare l’Italia
Dalla mappa allegata raffigurante la quantità di pulviscolo sahariano prevista dal modello Skiron per la giornata odierna, domenica 9 giugno, si nota un trasporto di dust dall’Africa verso il bacino del Mediterraneo, Balcani, Francia meridionale e Penisola Iberica. In particolare, il pulviscolo sahariano farà registrare nelle prossime ore un picco sull’Italia, specie centro-meridionale e Sardegna, con valori colonnari superiori ai 1000/1500 mgr/m^2, fino ad oltre 2500 mgr/m^2 sulla Sardegna. Viste le precipitazioni previste tra oggi e domani è atteso anche un ingente deposito al suolo del pulviscolo sahariano, in particolare sulle regioni settentrionali e Sardegna. Il pulviscolo sahariano causerà anche un aumento dei valori di PM10, dovuti però a particolato di origine naturale e non antropica.
Pulviscolo sahariano sull’Italia, ecco di cosa si tratta
Come anticipato, la circolazione atmosferica dai quadranti meridionali sta favorendo la risalita del pulviscolo sahariano, detto anche dust, in particolare sul del Mediterraneo con cieli spesso ocra. In particolare il dust è un tipo di aerosol la cui formazione è dovuta principalmente agli effetti erosivi e di attrito provocati dal vento durante il suo passaggio sul suolo desertico sahariano. E’ uno dei più abbondanti tipi di aerosol emessi in atmosfera con una stima media annua compresa tra i 1000 ed i 3000 Tg emessi dal Sahara ed un incremento stimato del 10% entro il 2100 dovuto alla desertificazione ulteriore del suolo. Tale aerosol ha un effetto diretto sul bilancio radiativo globale, assorbendo e riflettendo la radiazione sia terrestre che ad onda corta (solare), ma anche indiretto ad esempio sulla nucleazione delle nubi, favorendo sembrerebbe la formazione delle particelle di ghiaccio. Durante la stagione invernale, il deposito della polvere sahariana sul manto nevoso ne riduce l’effetto albedo, provocando quindi anche una variazione del bilancio radiativo.
Pulviscolo sahariano persistente al centro-sud nei prossimi giorni
Secondo gli ultimi aggiornamenti modellistici, le regioni centro-meridionali rimarranno “avvolte” dal pulviscolo sahariano anche nel corso della prossima settimana. La circolazione si manterrà infatti dai quadranti meridionali, alimentando il trasporto anche nei prossimi giorni. Discorso diverso per il nord Italia, dove l’ingresso di correnti più fresche da ovest determineranno un deciso calo della concentrazione di dust già nel corso della giornata di lunedì 10 giugno.
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Laureato in Fisica dell’Atmosfera e Meteorologia presso l’Università degli studi di Roma Tor Vergata, attualmente sto perfezionando la mia preparazione attraverso il corso di laurea magistrale in Atmospheric Science and Technology. Lavoro presso il Centro Meteo Italiano S.r.l come meteorologo, occupandomi anche della sezione redazionale meteo e comunicati per emittenti radiofoniche.